È bello rimettere insieme i pezzi
Vedere che alla fine stanno in piedi anche da soli
È bello stare insieme, saper stare da soli
È bello essere il primo, bello andare lontano
Stamattina col sole era bella anche Milano
E tu che abbassi gli occhi quando dico che sei sempre più bella
Sei sempre più bella...>>
TRAMA: Edoardo Gustani è un rampante golden boy della finanza milanese, esperto di fusioni e acquisizioni, interessato a rilevare la maggioranza della Health Green, in difficoltà in seguito a qualche colpo di testa dell’ultimo amministratore delegato. Per portare a casa l’accordo Gustani deve convincere i membri della famiglia Longo, proprietari da comgenerazioni. C’è solo uno scoglio da superare: avere il parere favorevole di Elena, nipote delle quattro anziane azioniste. Elena non ha più nulla a che fare con la società, da quando il padre le ha preferito il figlio maschio come amministratore delegato. Ha voltato pagina e aperto un centro olistico nel quale le persone possono allontanarsi dal caos quotidiano. Edoardo non riesce a credere che Elena non voglia lasciarsi convincere dalle sue validissime ragioni. La sconfitta non fa parte del suo DNA. Decide quindi di trascorrere qualche giorno nel centro di Elena. È sicuro di riuscire a farla ragionare sfruttando il suo grande fascino. Ma ci sono imprevisti che nemmeno un cinico e calcolatore uomo d’affari può immaginare…
Aaand I'm back bitches!
Vi sono mancata? Perché per me non scrivere recensioni nel blog è stata una tortura! Se i nuovi e gli antichi dei vogliono, questa settimana dovrei finire il power point della tesi di laurea e poi dovrei tornare libera come un fringuello -fino a quando non inizierà la sessione d'esami della magistrale, s'intende.
Ma ora "bando alle ciance" come dico io e andiamo a vedere che cos'è uscito stavolta dalla penna della Meravigliosa Signora Premoli! Sì questa frase non è stata detta a caso. Occhio quando leggete il libro.
Ma poi, signori della Rai, parlo sul serio, volete una buona volta prendere in considerazione l'idea di fare un ciclo di film basati sui suoi romanzi, vi prego/vi scongiuro! Non si può continuare così, nell'ignoranza. Avete adattato i libri de L'Allieva? Bene, si prega cortesemente di valutare il lavorone che ha fatto e continua a fare negli anni questa scrittrice... e non lo dico solo perché è la mia preferita nel nostro Paese, no signore, lo dico perché l'Italia si merita di vedere i suoi personaggi prendere vita -almeno nel piccolo schermo- e, senza essere troppo pretenziosi, sia mai, con dei bei manzi nazionali che vanno ad interpretare i protagonisti maschili. E sì, brave/i, sto pensando proprio a soggetti selvatici come Lino Guanciale... un nome a caso, davvero.
ADESSO INIZIAMO A PARLARE DEL LIBRO CHE ALTRIMENTI PARTO PER LA TANGENTE!
AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: Se non si fosse già capito dalla canzone utilizzata per l'introduzione (Coez è certezza in questi casi), questo nuovo romanzo si svolge nella bellissima Milano e dintorni... e per dintorni intendo un posto sperduto nella Brianza dove si trova il centro olistico di proprietà della bella Elena. Riferimenti possibili? Ma dove altro potete trovare un romanzo che metta insieme il mondo dell'economia con quello del romance esattamente? Da nessuna parte, ecco perché non ci sono riferimenti ma solo tanti complimenti per aver creato una storia originalissima... per l'ennesima volta. Mi dà quasi fastidio da quanto sia brava. No scherzo, l'adoro!
EDOARDO GUSTANI: Edoardo me lo sono immaginato per tutta la durata del libro come Michael Fassbender e quindi ve lo beccate pure qui come fancast. Scusate se è poco. *sospiro adorante* Che posso dire di questo nuovo personaggio creato dalla Premoli? Che mi ha incantata? Troppo generale. Che mi ha stregata? Ancora non ci siamo. Che mi ha letteralmente rubato il cuore? Bingo! Ormai sapete tutti che studio economia e quindi se mi mettete davanti agli occhi un esemplare del genere io non posso fare altro che sclerare. Male. Buona fortuna a tutte prima di trovare un altro protagonista maschile così completo: bello, orgoglioso, intelligente, strafottente e pure stronzo al punto giusto, sempre politicamente scorretto e dolcioso quando vuole. Io sono senza parole veramente Anna, applausi.
<<"Non sono rosso, ma castano, darling".
"È un bene tutto sommato che te ne vada domani mattina, o finiresti per chiamarmi 'cara' nelle lingue più improponibili di questo passo. Chissà come deve suonare in tedesco..."
"È una sfida, meine Liebe?"
"Gli inglesi hanno inventato una parola molto efficace per quelli come te, Edoardo Gustani: overachiver".
"Da che pulpito, ma chère... piuttosto, guarda che puoi dire liberamente che la mia brillantissima personalità ti mancherà. Non te ne farò una colpa, promesso."
Elena non riesce a trattenere una risata. "Mi darai tutte le colpe possibili, invece, se ti farò chiamare per informarti di non voler andare avanti con la vendita della Health Green."
"Ho una proposta: qualsiasi debba essere alla fine la tua decisione, evita per cortesia di scaricare sul tuo avvocato eventuali telefonate antipatiche ma vieni a Milano, dove andremo a pranzo in qualche bel posto", le propongo cercando di non pensare ai risvolti per me negativi.
"Posto pretenzioso?", chiede quasi con speranza.
"Ovvio, mi querida."
La risata spontanea di Elena è una delle meraviglie del mondo. "Più passa il tempo e più mi rendo conto di non essere assolutamente attrezzata per avere a che fare con uno come te", mi confessa stupendomi.
"Oh, che cosa dolce... tranquilla, ti vedo ben preparata. (...)">>
ELENA LONGO: Elena è davvero una forza della natura; era da tanto che non mi capitava per le mani una ragazza così come coprotagonista e ne sono veramente contenta. Lei è figlia dell'imprenditore Longo, colui il quale decise di "tradirla" sul letto di morte e di lasciare il suo impero alla guida del figlio maschio incompetente (Emanuele): calmi, calmi, vi vedo già con i forconi e le torce che correte verso la casa incriminata. La ragazza in questione, laureata in farmacia, si è ritrovata comunque con il 20% delle quote dell'azienda, nonostante l'estromissione totale dagli affari di famiglia, si è tirata su le maniche ed ha aperto il centro olistico di cui parlavo prima. Elena è testarda come un mulo, non si fa mai mettere i piedi in testa da nessuno e risponde sempre per le rime a tutti, anche se per Edoardo -come lei stessa ammette- necessita di essere completamente sobria, dato che l'uomo è dotato di una lingua tagliente tanto quanto la sua.
<<Sai qual è il vero problema? Che a volersi accontentare il mondo è pieno di persone che si potrebbe definire in qualche modo "passabili": gente più o meno attraente, più o meno interessante, gente con cui magari riusciresti a vivere senza problemi una di quelle vite assolutamente normali. Tanti lo fanno e probabilmente avranno ragione loro, perché accontentarsi spesso è la scelta più logica. Ma tu pensi sia giusto scegliere una persona solo perché potresti benissimo vivere con lei come con mille altre? Senza voler scadere in terribili cliché romantici, non dovrebbe esserci quella persona speciale senza la quale non riesci a vivere?>>
P.S. Questa è la mia frase preferita del libro.
GIUDIZIO: Esattamente il 15 ottobre 2018 avevo postato la prima non-troppo-entusiasta recensione di un libro scritto da Anna -eresia, lo so lo so, ma quello proprio non mi è andato giù, mi dispiace- il quale mi aveva lasciato l'amaro in bocca per un periodo piuttosto lungo. Troppa aspettativa, troppe pretese forse. Adesso per fortuna però OUR QUEEN IS BACK!
L'ultimo libro che ha scritto l'ho letto in meno di 24 ore e mi ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo; temevo che anche lei fosse stata colpita dalla febbre "scriviamo di gente che si conosce già ma non sa di essere innamorata". Deve essere stata un'influenza passeggera per fortuna.
Quiiindi... cosa mi è piaciuto di quest'ultima storia? TUTTO. Non solo perché con questo libro è arrivato finalmente il momento di ufficializzare la nascita di un nuovo genere romance, l'economic romance per l'appunto -e lo metto pure tra le etichette del blog!-, ma anche perché stavolta Anna è tornata a concentrarsi sui protagonisti principali, sui loro battibecchi scoppiettanti; sui personaggi secondari che si azzannano ma poi si mettono a flirtare spudoratamente e ti costringono a shipparli all'infinito (e qua il cuore mi si è sciolto andando a pensare ad una coppia storica, ovvero quella tra Giada e Ariberto di L'importanza di chiamarti amore); sui personaggi terziari (si può dire?😂) che si mettono in mezzo alla storia, vuoi per portare una ventata d'allegria, vuoi per far ragionare i protagonisti quando si comportano da deficienti.
Allego prova perché l'avvocato slash migliore amica di Elena, Viola Brunello (la nostra "Giada" del caso), merita di stare sotto i riflettori, gente.
<<"Perché gli uomini fanno così? Perché nessuno ha sul serio le palle per restare?" Domanda da un milione di dollari, temo.
"Perché li educano a essere di ferro, a non avere mai cedimenti, specialmente quelli emotivi, visti come grandissimo segnale di debolezza. Perciò, quando annusano che qualcosa o qualcuno potrebbe mettere in discussione il loro mondo fatto di adrenalina, successi e poco altro, spesso si spaventano. Guarda che serve una grandissima forza per mostrarsi di tanto in tanto fragili. E, banalmente, pochi ce l'hanno." Quanta saggezza nelle sue parole.>>
Per quanto riguarda la coppia principale posso solo dirvi che questi due insieme fanno scintille, veramente, e che vanno a costituire a tutti gli effetti la mia terza ship preferita dei romanzi della Premoli. Ebbene sì, signore e signori, ora il mio podio è composto da loro al terzo gradino, mentre la medaglia d'argento spetta a Giada ed Ariberto e quella d'oro (non credo sia possibile surclassare questi due) appartiene a Lavinia e Sebastiano.
Elena ed Edoardo sono anime gemelle, la loro esistenza è legata insieme con il filo rosso delle leggende giapponesi, per intenderci: dove uno pensa ed agisce in un certo modo, arriva l'altra a dargli man forte oppure a ricoprirlo d'insulti perché combina cazzate. See? A match made in heaven.
<<"Splendido palazzo e meraviglioso giardino. È uno di quei luoghi che farebbe impazzire le amanti di Jane Austen, a proposito; sembra di essere a Pemberley, francamente. Manca solo che Mr Darcy compaia da qualche parte, magari mezzo nudo e bagnato mentre esce dal fiume."
Mi fingo indignato. "Io sono qui in carne e ossa e tu pensi a Mr Darcy?", esclamo con fare teatrale.
"Sai com'è, prima gli eroi letterari, poi gli antieroi reali", mi punzecchia senza il minimo senso di colpa.
"Che io non sia un principe, siamo d'accordo. E no, non mi trasformo nemmeno dopo il bacio."
Elena e io riprendiamo a camminare lungo il sentiero che costeggia il fiume, percorrendo la strada che porta all'isolotto e al tempio.
"Comunque, per la cronaca, nemmeno io sono una principessa. Uno pari, stai tranquillo", mi rassicura.>>
Bene, se a tutto quello che vi ho detto fino adesso ci aggiungete il fatto che la Premoli ha scritto, come al suo solito, un libro scorrevolissimo -un vero piacere per gli occhi, dico sul serio- nonostante abbia trattato anche temi non facili da inserire in un romanzo rosa, come tutto ciò che fa parte del mondo dell'economia -ha persino scritto un glossario alla fine per i termini tecnici-, senza renderlo minimamente pesante... Enzo Miccio, vai!
Non so che altro dirvi se non: "Andate a comprare il cartaceo in libreria perché questo romanzo merita di comparire tra i vostri scaffali" (cosa che farò anche io non appena avrò un attimo di tempo, sono solo riuscita a prendere il Kindle per il momento).
Ovviamente, <<libro stupendo uguale bouquet>> dalle mie parti perciò, ecco qua, e arrivederci alla prossima recensione.
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