venerdì 4 dicembre 2020

"Kingdom of the Wicked" by Kerri Maniscalco (Kingdom of the Wicked #1)

Buonasera ragazzi! 

Oggi vi parlo in anteprima del primo libro della nuova saga fantasy di Kerri Maniscalco (che verrà tradotto in Italia dalla Oscarvault): Kingdom of the Wicked.




TRAMA (tradotta da me): Due sorelle. 
Un omicidio brutale. 
Una sete di vendetta che scatenerà l'Inferno stesso...
E un'eccitante storia d'amore.

Emilia e sua sorella gemella Vittoria sono streghe che vivono segretamente tra gli umani, evitando di attirare l'attenzione ed essere perseguitate. Una sera, Vittoria salta il suo turno di servizio al rinomato ristorante siciliano di famiglia. Dopo poco Emilia trova il corpo dell'amata gemella... dissacrato in modo inimmaginabile. Devastata, Emilia comincia a cercare il killer della sorella giurando di vendicarsi ad ogni costo -anche se dovesse significare utilizzare la magia oscura che le è stata a lungo proibita.

Emilia incontra poi Wrath, uno dei Wicked -i principi dell'Inferno dai quali è stata messa in guardia nelle storie fin da quando era bambina. Wrath dice di essere dalla parte di Emilia, incaricato dal suo padrone di risolvere la serie di femminicidi sull'isola. Ma quando si tratta dei Malvagi, niente è come sembra...


P.S. Non io che vi faccio prima la recensione della nuova serie invece di Stalking Jack the Ripper *va a nascondersi dietro la tbr list che diventa sempre più lunga* MA VI GIURO CHE ARRIVA, MI MANCA L'ULTIMO LIBRO!


AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: Siamo in Sicilia, a Palermo, in un anno non ben precisato del diciannovesimo secolo (il mio lavoro da Sherlock Holmes me l'ha fatto dedurre perché è già stato istituito il corpo di polizia). C'è ancora il Regno d'Italia e le streghe si aggirano furtive tra gli umani facendo incantesimi e... preparando il pesto alla trapanese. Ebbene sì ragazzi, con questo libro -o perlomeno con la prima parte- veniamo catapultati direttamente nella versione della Prova del Cuoco fantasy di Kerri Maniscalco. 


Tra pesto, busiate, cannoli, prosecco -e tante altre cibarie e drink che non sto ad elencare- seguiamo le vicende della povera Emilia, che si trova a dover affrontare l'improvvisa e brutale morte della sorella. Saranno stati i cacciatori di streghe? Ci sono demoni in giro? E chi lo sa, sta di fatto che la ragazza raccoglie tutto il suo coraggio per fare la cazzata più grande mai vista nella storia delle cazzate, cioè evocare -quello che lei pensa essere- un demone minore dell'Inferno per chiedergli chi sia stato ad uccidere la sorella. Ma chi è che risponde alla chiamata? Meglio ancora, che cosa ha detto durante l'incantesimo la nostra cara Emilia per far sì che rispondesse proprio quel tipo di demone? 


Lo scoprirete tra poco. 
Nel frattempo, vi posso dire che il worldbuilding è davvero molto povero, se non inesistente, gli unici posti che "visitiamo" sono la casa, il ristorante, il castello con l'incantesimo di protezione, la grotta e quella specie di sotterranei del monastero e quelli della parte finale del libro. C'è un minimo di descrizione? Si capiscono i movimenti della protagonista o i motivi dietro le decisioni che prende durante il libro? No, no e no. 
E il sistema magico? Beh, da questo punto di vista posso dirvi che tutto quello che c'è da sapere lo imparerete grazie a Nonna Maria e le sue perle intanto che fa gli scongiuri, prepara da mangiare al ristorante e contemporaneamente medita di lanciare uno zoccolo o un mattarello in testa alle sue nipoti, dovessero anche solo osare praticare le arti oscure. Queste ultime, però, vengono effettivamente utilizzate dalla maggior parte delle famiglie di streghe a Palermo... e qui mi fermo, perché sicuramente avrete già intuito quello che ha combinato Vittoria, quella birichina. In generale però la magia funziona nel modo più classico, incantesimi in latino (niente bacchette), ossa, pietre, oggetti strani come il "cornicello" delle gemelle e una fondamentale regola che riguarda la magia oscura e forse un po' tutto il mondo creato dalla Maniscalco (che si allaccerà alla profezia iniziale della Prima Strega -perché se non scrivi un libro di magia senza una profezia dove vuoi andare esattamente?): "as above, so below". Ah, dimenticavo, all'inizio di ogni capitolo troverete una frase tratta dal grimoire della famiglia Di Carlo. Oltre alle streghe e ai principi infernali poi, vi starete sicuramente chiedendo, c'è di più? La mia risposta è sì, però non posso dirvi altro altrimenti spoilererei alcune cose. 
Riferimenti possibili del libro sono: Fairy Oak, Barbie -la principessa e la povera (per le camicie da notte), Sabrina -vita da strega, Streghe, American Horror Story (terza stagione), The Vampire Diaries e Star Wars (The Last Jedi).

P.P.S. Nel momento in cui Fratello Antonio (perché fare una ricerca e capire che in Italia si traduce con frate era troppo difficile) ci informa che ci sono degli eretici che provengono dal Friuli District io sono crollata. Ma proprio morta dal ridere. La mia è la regione degli eretici, yuppi.




EMILIA DI CARLO: Emilia è un vulcano di energia pronto ad esplodere. E quando succede fa più casino della sottoscritta quando cerca di star dietro a mille progetti universitari -nooo, non è vero, sono brava io. A parte gli scherzi, il suo personaggio è un po' la classica svampita degli YA che combina qualche malanno per mandare avanti la trama della storia... ma sapete qual è la sua marcia in più? Emilia è una savage queen di quelle davvero memorabili. La adoro con tutto il mio cuore perché combina delle cavolate a cui non c'è rimedio -e si rende comunque conto di averla fatta grossa- però poi fa finta di niente e continua con la sua missione di vita, ovvero capire chi sia il responsabile della morte di Vittoria e di tutte le altre ragazze delle tredici coven di Palermo. Ad aiutarla, anche se all'inizio ci sarà qualche screzio -giustamente-, abbiamo uno dei Malvagi, il Principe dell'Inferno Wrath, cioè Ira o Collera Divina (ci tocca chiamarlo così perché qui i nomi hanno un potere sui demoni). Emilia subirà gli "attacchi" di alcuni dei fratelli di Wrath (in particolare Envy, Greed e Lust) e dei loro demoni lacché e lui sarà pronto ad aiutarla nei momenti di pericolo... in cambio di qualche cannolo siciliano. Emilia, a parte strapparvi un sorriso più di una volta all'interno del libro, vi farà certamente molta tenerezza ogni volta che vi parlerà della sorella o della nonna e, secondo me, apprezzerete molto la sua parte più oscura, inusuale in questo genere di libri. Sto davvero sperando di poter leggere una serie dove la protagonista non si troverà a dover scegliere tra bene/male, luce/buio? Ok, lo spero. Che la forza sia con me.




<<“Bit of advice, witch. Yelling, ‘I’m going to kill you’ takes the surprise out of the attack.” He grunted as I landed a swift blow to his stomach. My punches were slowing and he didn’t look any worse for the wear. 
“You won’t succeed in killing me, but it would be a vast improvement in skill.” 
“Maybe I can’t kill you, but I’ll find other ways to make you suffer.” 
“Trust me, your very presence is accomplishing that.” 
Blood drops hissed within the circle. That strange searing under my skin was growing unbearable, but I was too mad to pay attention. 
“What spell did you use, witch?” 
I stopped, breathing hard. “Vaffanculo a chi t’è morto.”>>


WRATH: UAU CHE CALDU OGGI MI SENTO PROPRIO A RIO DE JANEIRO PALERMO. Allora, che sia chiaro, io vorrei dire che un principe dell'inferno che ti prepara il bagno caldo con le pietre e i tuoi fiori preferiti, che ti porta i cannoli e il prosecco e ti regala ogni giorno vestiti nuovi... IO ME LO MERITO. TUTTE CE LO MERITIAMO. OK? Bon. Di Wrath ovviamente non possiamo sapere molto (sicuramente sappiamo che gli piacciono i cannoli siciliani), perché è un demone che non penso abbia mai provato delle emozioni all'infuori di quelle legate al nome del suo girone infernale, però... c'è un però: qualcosa succede ogni qualvolta lui si trovi con Emilia ed io non voglio credere assolutamente che quel finale -totalmente inaspettato btw- si metta tra loro due. Wrath è legato alla strega con un incantesimo molto potente che li rende sostanzialmente collegati, lei è l'ancora che gli permette di girare liberamente sulla terra e può anche chiamarlo quando ha bisogno di lui (gli altri dettagli li lascio scoprire a voi con la lettura). Ha altri sei fratelli, ma di questi la famiglia di Emilia deve preoccuparsi principalmente di Greed, Envy e Pride.

P.P.P.S. Soffre un po' doppia personalità per quanto riguarda l'abbigliamento perché ci sono dei momenti in cui si veste veramente da principe e altri in cui beh... non si veste.




<<“What is that?” 
“Food. Unless you’ve been catching vermin, I doubt you’ve eaten.” 
“I neither need human food, nor do I wish to taint my body with the foulness of it.” 
I stared at him, horrified. After all the terrible things that had happened, this was putting me over the edge. “You really are a monster, aren’t you?” 
“That doesn’t even look edible.” 
He took the cannoli between his two fingers and held it closer to inspect it. “What do you expect me to do with it?” 
“Engage your enemies.” 
He poked at the ricotta filling. “Is it poisoned?” 
I sighed. “Just eat it, oh, mighty warrior. It’s for pleasure, not pain. I made them myself. I swear they’re not poisoned. This time.” 
He looked skeptical, but took a bite. His attention flicked to mine as he chewed. I couldn’t help but grin as he took a larger mouthful, then grabbed a second cannoli from the bag. He was halfway through it when he noticed me still watching and scowled. “What?” 
“I do not wish to taint my body with the foulness of human food,” I mocked. “But desserts are acceptable.” 
He didn’t deign to respond. Instead he rummaged in the bag, frowning at the emptiness. He set it aside and looked me over again. 
“I imagine these delicacies were part of a larger scheme to infiltrate my defenses.>>


GIUDIZIO: Cos'è che non vi ho già detto qui sopra? Beh di certo, come avrete capito, tra Emilia e Wrath ne vedrete delle belle perché i due insieme fanno scintille -letteralmente- , adorerete tutti i loro punzecchiamenti, la loro collaborazione per risolvere il caso e... eh beh, tante altre cose. Non so davvero quale piega prenderà la storia dopo quel finale ma spero che la Maniscalco arricchisca il più possibile di dettagli il secondo libro.
Ciò che in questo primo romanzo mi è drasticamente venuto a mancare, come dicevo prima, è il worldbuilding e la ricerca per i dettagli che invece lei ha fatto perfettamente per la serie di Audrey Rose, con tanto di post-fazione per spiegare come alcuni avvenimenti fossero stati romanzati. Ecco, se quella Kerri avesse scritto questo libro forse non sarei qui a lamentarmi per questa cosa. C'è da dire però che le basi per fare una bella saga ci sono tutte, la trama è davvero carina, il libro è scorrevole -nonostante le parole in italiano facciano storcere il naso a volte, soprattutto 🌟LUCCICARE🌟 santo cielo, perché utilizzate male ed estratte direttamente da Google traduttore- ed i personaggi sono abbastanza memorabili. Nonna Maria nel cuore.
Bene ragazzi, io vi lascio così, con un nuovo romanzo della Maniscalco dal potenziale abbastanza alto -il sequel decreterà se la serie sarà solo trash oppure no, insomma- e con un nuovo book boyfriend infernale! Alla prossima.


<<“Demon.” 
“Witch.” 
“I thought you were dead.” 
“Sorry to disappoint you.” >>


(Fan arts: credits to Morganagrom on Instagram)


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