giovedì 7 novembre 2019

"Ninth House" by Leigh Bardugo

Buonasera a tutti! Come state? È da tantissimo che non pubblico recensioni sul blog e mi scuso davvero per questo ma ora sono a tutti gli effetti una pendolare (ho iniziato la magistrale), quindi tra università e treno il tempo per fare qualcosa si è ridotto al minimo.
Oggi vi presento l'ultimo libro scritto da quel genio della signora Bardugo (che in questo momento si trova a Budapest perché, ebbene sì, hanno iniziato a girare Shadow And Bone) quindi, allacciate le cinture, si parte per Yale!



TRAMA (tradotta da me): Alex Stern è il membro più inusuale della classe delle matricole di Yale. Una rinunciataria ed unica sopravvissuta di un orribile, irrisolto crimine –l’ultima cosa che lei voglia è causare dei guai. Non quando Yale dovrebbe essere il suo nuovo inizio. Ma una corsa gratis per una delle più prestigiose università del mondo doveva arrivare con una fregatura.
Alex è stata incaricata di controllare le misteriose attività delle società segrete di Yale –società che hanno formato alcune delle persone più influenti del mondo. Ora c’è una ragazza morta nel campus ed Alex sembra essere l’unica persona che non accetterà la risposta precisa che la polizia e l’amministrazione del campus hanno trovato per il suo omicidio.
Perché Alex sa che le società segrete sono molto più sinistre e straordinarie di quanto uno possa mai immaginare.
Loro corrompono la magia proibita.
Loro risvegliano i morti. E, a volte, prendono di mira i viventi.

AMBIENTAZIONE, RIFERIMENTI POSSIBILI E PERSONAGGI: Siamo a Yale, obviously, dove la nostra protagonista Alex viene incaricata di sorvegliare le attività delle società segrete, diventando così il nuovo Dante della Ninth House, ovvero la House of Lethe. Ogni società pratica delle magie di diverso tipo, mentre quest'ultima è composta da "guardiani". 




La ragazza verrà guidata da Virgilio, nel nostro caso Darlington, uno studente che potrebbe definirsi il cosiddetto golden boy dell'università: bello, intelligente -ma anche un po' saccente-, coraggioso, ecc. PERFETTO IN PRATICA. A parte il fatto che Alex possa vedere i fantasmi e che la droga quando era più piccola si sia rivelata l'unica scappatoia alla routine dell'adolescente tipico affetto da patologie paranormali (vedi X-Men, vedi Spider Man e via dicendo per la questione <<vengo bullizzato ma in realtà posso farvi il culo quando voglio>>), di lei non ci viene rivelato nient'altro, se non quell'unica cosa che non vi posso dire altrimenti sarebbe considerato spoiler. Non trovo quindi necessario dovervi spiegare come sono fatti fisicamente i protagonisti perché sinceramente ho fatto davvero fatica ad immaginarmeli, non fosse per qualche fan art trovata qua e là su Internet. Ed i motivi per i quali questo è successo sono spiegati qui sotto. Emotivamente... beh si può intuire che Alex sia in effetti la classica bad ass girl che sa cavarsela per il rotto della cuffia in ogni occasione e che punisce i cattivi con la stessa moneta -e anche peggio- ma l'ho trovata, come posso dire? Fredda. Ecco e "freddo" è anche l'aggettivo che userei in generale per descrivere l'approccio usato dalla scrittrice. Altri riferimenti possibili trovati? Sicuramente CAOS, HP, Ghost Whisperer e Shadowhunters. Ce ne sono sicuramente altri in ogni caso, fidatevi.




<<Mors irrumat omnia. Death fucks us all.>>

GIUDIZIO: Mi sento tradita. Non so se più dall'autrice stessa o dal mio cervello per essermi fidata ciecamente ed essermi buttata a capofitto su questo libro. Come avete potuto notare, ci ho messo circa una settimana per finirlo... e già da qui si capisce che "qualquadra non cosa" (voi lettori compulsivi come la sottoscritta starete annuendo di sicuro), primo perché le premesse perché questo fosse un buon libro c'erano tutte, secondo perché stiamo parlando di Leigh fucking Bardugo E NON DI PINCO PALLINO.
Insomma, andiamo con ordine e cerchiamo di capire che cosa non ha funzionato in quest'ultimo romanzo e di "salvare il salvabile".


Number one, la narrazione. TROPPA. E va bene che è una nuova ambientazione, e va bene che io non so una cippa di come sia fatta Yale -perché l'unica cosa che mi ricordo sono Logan e Rory di una Mamma Per Amica che limonavano sulle panchine, non sto scherzando- ma dopo che mi hai descritto le società e chi ne ha fatto parte, serve che mi dici anche chi è morto, chi è vissuto, chi ha fatto quel determinato incantesimo e in quale anno, quante volte è andato in bagno...? Ah no, quello mancava, accipicchia! Questo è il classico "errore da zio Martin", come lo chiamo io, ma si può fare certamente nel momento in cui il libro è grosso come un mattone -con il quale puoi davvero costruire una casa- e non un libricino da 500 pagine o giù di lì e sapendo soprattutto che il tuo punto forte sono e saranno sempre I DIALOGHI. 

P.S. Non ho nemmeno citazioni da mettere, quando invece per gli altri suoi libri ho fatto fatica a scegliere quali usare per non rivelare troppo. Fate voi.

Il secondo focus della mia recensione è proprio questo, i dialoghi mancanti: la narrazione ha davvero preso il sopravvento in una maniera spaventosa; la Bardugo ha descritto per filo e per segno le scene più cruente -e, per carità, bellissime da leggere, un po' hanno fatto schifo ma tutto nella norma in realtà per qualcuno come me che ama il fantasy ed il paranormale in generale- ed ha dimenticato completamente i personaggi. 
Che poi fermi tutti, pensandoci, probabilmente mi sono espressa male; non interpretate "narrazione" come "numero di eventi successi" perché sareste davvero fuori strada: in questo libro non succede NIENTE. NADA. NOTHING. NICHTS. INGENTING. 


Praticamente quello che succede in questo romanzo a parte una cosa sola (che si capisce alla fine) la sapete già dalla trama, sarebbe già tutto uno spoiler e non potrei nemmeno raccontarvi niente in questa recensione. E poi il finale? SANTO CIELO SABRINA SPELLMAN TRIGGERED e non dico altro. Sono delusissima e spero solo che il secondo libro porti a qualcosa di buono (ecco il perché delle tre rose, sulla fiducia proprio. CHE IN QUESTO MOMENTO È AI MINIMI STORICI.)
I personaggi non hanno una backstory praticamente, tranne Alex -che, povera cucciola, ne ha passate di tutte e di più nella sua vita- e il fantasma che "si affeziona" a lei, il quale poi l'aiuterà a risolvere un omicidio. AH MA CIAO MELINDA DI GHOST WHISPERER, NON AVEVO CAPITO FOSSI TU, COME STAI? TUTTO BENE? A parte tutte le sfighe che ha avuto questa, in università viene presa solo per le sue abilità, a scuola è una capra (ma tanto paga la Lethe House quindi tutti contenti), sua madre è ancora convinta che sia una tossicodipendente... e in tutto ciò, direte voi, una gioia le viene data? No! Un'amica che magari le resti al fianco fino alla fine del libro? Dawes, forse, ma solo in parte perché a fine libro fa praticamente fuck this shit I'm out e se ne chiama fuori. 
E per quanto riguarda l'amore invece? Potrei riferirmi a Darlington? Dico, "potrei", perché questi non si parlano nemmeno se non per compiere incantesimi o capire chi stia combinando cosa in un determinato istante della storia e soprattutto perché l'unico momento che può far capire che FORSE -ed è questa la parola chiave- qualcosa ci potrebbe essere tra i due è... un'allucinazione. Avuta, tra l'altro, solo da lui e non da lei. E COME FACCIO IO A SHIPPARLI SE POI LUI FA "CIAO POVERY" E SPARISCE PER TUTTO IL LIBRO? Non posso, ben appunto, e quindi questo è il primo caso di romanzo in cui non ho nemmeno le basi per costruire una coppia, sto soffrendo ve lo giuro. 



Io sono partita davvero con troppe aspettative perché ero già qua che pensavo al prossimo Darkling che la Bardugo avrebbe inventato, la copertina con il serpente ha portato la mia mente a vagare fino al membro più amato da noi Serpeverde, ovvero Draco Malfoy e già mi ero immaginata la combo perfetta. E secondo me ancora potrebbe esserlo eh, non dobbiamo disperare. Resta il fatto che sicuramente non mi sarei aspettata questa involuzione da parte della Bardugo. Forse troppa carne al fuoco che non è riuscita a cucinare a dovere? Mah, resta il fatto che quel povero cristo di Darlington avrà un mal di schiena terribile, dato che si è portato dietro il peso di questo romanzo per tutto il tempo! 
Direi che possiamo chiuderla qui ed aspettare con trepidazione l'uscita della serie tv Shadow And Bone.
Prossimo libro in lista di questa autrice: King of Scars. Tra poco leggerò ancora del mio adorato Nikolai. Sono fin commossa.
Cari lettori, in conclusione metto comunque tre stelle a NH, dato che le basi perché questa diventi una buona duologia/trilogia ci sono tutte, qualche cosa è scopiazzata in giro, è vero -stupisce anche me che questo colpo basso arrivi dalla Bardugo ma tant'è, prendiamo quel che viene- ma alla fine non è stata una lettura "impossibile" o peggio da DNF (come molti su Goodreads hanno fatto).
Alla prossima ragazzi💕

🌹🌹🌹

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