Come state? Avete passato bene queste feste? Spero proprio di sì.
Per cercare di non badare più di tanto al mio attuale stato di depressione post Star Wars: The Rise Of Skywalker mi sono buttata a capofitto nella visione della serie TV più chiacchierata del periodo natalizio, ovvero The Witcher, ed oggi ve ne parlerò cercando di essere il più oggettiva possibile (visto che -mea culpa- non conoscevo proprio la saga prima che Netflix decidesse di produrre questa piccola chicca fantasy).
Per il trailer della serie cliccate qui.
Premesso che se vi facessi vedere gli schemi che ho preparato per scrivere questa recensione prendereste paura, vi prego abbiate pazienza, perché ci sono davvero tante cose da dire: spero di essere il più sintetica possibile... anche se, ormai mi conoscete in effetti, sapete già che molto probabilmente non andrà così.
TRAMA: In un mondo abitato da esseri umani, elfi, nani e altre specie magiche, l'equilibrio è sempre instabile. Le razze civilizzate devono infatti convivere con i mostri che li minacciano e a causa dei quali sono stati creati dei guerrieri mutanti in grado di ucciderli: i witcher. Geralt è uno di essi: un essere umano strappato alla sua famiglia in tenera età e sottoposto ad un durissimo addestramento, durante il quale gli furono somministrate erbe e pozioni che mutarono profondamente il suo organismo affinando i sensi, attenuando le emozioni ritenute superflue e fortificando il corpo per renderlo più forte, veloce, agile e resistente. Come ogni witcher, Geralt si guadagna da vivere uccidendo a contratto quelle creature che sgomentano anche i più audaci: i mostri. Le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui, lo considerano un male necessario, un cacciatore da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi delle persone; molte di loro infatti nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti, rivelandosi spesso creature peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Il destino stesso condurrà il witcher verso una potente maga ed una giovane principessa con un pericoloso segreto, in un continente sempre più destabilizzato da intrighi politici e calamità.
PUNTI DEBOLI: E fin qua uno direbbe "tutto bene" dopo aver letto la trama... ma nel momento in cui non ci vengono dati dei riferimenti temporali adeguati -BASTAVA UNA SCRITTINA CON UNA DATA- noi poveri cristi senza aver letto i libri come facciamo a capire esattamente "quando siamo" cit. Dark? Non possiamo purtroppo e questa condizione permane addirittura fino al quarto episodio, quando riusciamo a comprendere che Calanthe soffre della stessa malattia di Keanu Reeves ovvero l'invecchiamento inesistente. Cioè, se quella si può definire "nonna", io come minimo dovrei aver avuto già tre figli. In ogni caso Maggy la Rana ti ho riconosciuto. Quello appena descritto signore e signori è il punto debole principale della serie tv perché, per il resto, è quasi tutto perfetto. E per provare quanto questo sia vero sono anche andata a scartabellare tutti i riassunti dei libri e creato un punto elenco con le corrispondenze (thank God for Wikifandom) praticamente perfette tra episodio e racconto. Come "racconto"? Adesso vi spiego!
Praticamente i libri canonici della saga di Geralt di Rivia sono cinque, preceduti da due raccolte di racconti Il guardiano degli innocenti e La spada del destino.
La serie TV riprende le vicende raccontate proprio in questi ultimi volumi (e una parte del primo romanzo Il sangue degli elfi per quanto riguarda la guerra), anche se non nello stesso ordine, dove il nostro caro Witcher incontra per la prima volta Ranuncolo, Yennefer, Ciri e compagnia bella. Ogni raccolta contiene sei racconti -per un totale di dodici- e di questi solamente quattro non sono presenti nella prima stagione (probabilmente verranno fuori nella prossima, non si sa mai, ma speriamolo con tutte le forze perché sono molto interessanti da vedere secondo me!):
Episodio 1, L'inizio della fine: Il male minore
Episodio 2, Quattro marchi: Il confine del mondo
Episodio 3, Luna traditrice: Lo strigo
Episodio 4, Banchetti, bastardi e sepolture: Una questione di prezzo
Episodio 5, Desideri incontenibili: L'ultimo desiderio
Episodio 6, Specie rara: Il limite del possibile
Episodio 7, Prima di una sconfitta: La spada del destino*
Episodio 8, Molto di più: Qualcosa di più*
*specifico che questi due episodi sono resi in maniera abbastanza diversa rispetto ai racconti ma comunque non mi è dispiaciuto come è stato gestito il tutto.
A questi racconti in ogni episodio vengono aggiunte le storie delle coprotagoniste Yennefer e Cirilla, le quali si sviluppano rispettivamente nel passato (incontra poi Geralt nell'episodio 5) e nel futuro (trova il witcher solo nell'ultima puntata) rispetto alla linea temporale di Geralt e Ranuncolo. Allego foto per comprendere meglio questo guazzabuglio:
Capisco il voler far partire i tre protagonisti da momenti diversi e poi far coincidere le loro storie nell'ultimo episodio ma, ribadisco, bastava una scrittina per dirmi che anno fosse.
Ora, come vi avevo promesso, non farò un confronto libro/serie, però mi sembra doveroso specificare alcune cosette imparate sui vari forum in questa sezione della recensione (ovviamente spoiler! Ma se siete qui un motivo ci sarà): primo, Geralt non è prigioniero a Cintra quando viene attaccata, è Ranuncolo che glielo rivela;
secondo, nei libri è stata proprio Calanthe ad invitare al banchetto in onore della figlia il Witcher e, cosa molto più sconvolgente, nel momento in cui Geralt chiede la ricompensa a Duny, tramite la legge della sorpresa, lui è perfettamente consapevole della gravidanza di Pavetta, non ne rimane scioccato;
terzo, Geralt trova subito Ciri dalle driadi (e combatte pure contro un centopiedi gigante? Non facciamoci troppe domande a 'sto punto), poi però se ne va e lascia la ragazzina da sola per un certo periodo... prima di portarla ad addestrarsi al tempio. Jaqen H'ghar sei tu? Insomma, mi state dicendo che tutta la storyline di Ciri in questa prima stagione è paragonabile a quella di Sansa in GOT? Ovvero <<aggiungiamo cose a caso perché è comunque un personaggio importante che dobbiamo inserire in qualche modo ma non seguiamo i libri perché prima c'è il personaggio principale che deve badare ai suoi affari>>? Forse sono troppo drastica, sta di fatto però che le parti con la bambina urlante mi hanno annoiato tantissimo, tranne i momenti in cui aveva le visioni... gli unici seguiti bene, probabilmente perché in grado di svegliarmi di soprassalto se mi fossi addormentata sul divano.
PUNTI FORTI: Come accennato prima, la trama viene seguita praticamente in ogni suo punto e soprattutto si vede come cast, costumi ed effetti speciali siano stati studiati in ogni minimo dettaglio per portarci dentro al mondo di The Witcher con la stessa prepotenza con cui Geralt uccide una kikimora. Poi ci sono delle inquadrature talmente belle che non sarebbe nemmeno servito che l'attore di turno parlasse, mi sarei emozionata in ogni caso! Abbiamo giochi di luce pazzeschi nel deserto o in spiaggia, neve che cade dentro un palazzo decrepito, una sala da ballo con un cielo stellato come soffitto... NON VENITEMI A PRENDERE LASCIATEMI MORIRE IN QUESTO MONDO.
Da annoverare all'interno dei punti forti di questa serie tv non va solamente la bravura degli attori (e dei doppiatori italiani, ragazzi siete fantastici💘) ma anche la precisione stessa del cast scelto, il quale rispecchia alla perfezione ciò che in effetti ci viene presentato già nel libro e poi nel videogioco -E QUESTA NON È UNA FRECCIATINA A D&D PER NON AVER MESSO LE LENTI VIOLA DA DAENERYS AD EMILIA NO NO.
PERSONAGGIO PREFERITO: A primo impatto direi sicuramente Yennefer, però con questo non voglio assolutamente attribuire poca importanza a Geralt -lo adoro- che è il protagonista principale della serie per un motivo ben preciso.
Yennefer è il tipico personaggio che ti spiazza con le sue scelte e che ne ha passate talmente tante da farti provare non solo empatia nei suoi confronti ma anche orgoglio; non si tratta quindi di paragonare il suo viaggio a quello di una fenice che rinasce dalle ceneri ma c'è piuttosto un discorso d'immedesimazione da fare, infatti tutti noi siamo Yennefer: proprio come dice Tissaia, abbiamo tutti dei difetti di fronte allo specchio e tutti facciamo dei sacrifici per migliorarci e, si spera, anche per migliorare il mondo che ci circonda. Per questo la maga dagli occhi viola è il mio personaggio preferito, perché non si arrende mai fino a che non ottiene ciò che vuole.
LA SHIP: Allora, qua sento già i coltelli che si avvicinano alla mia gola, perché ho visto su Twitter molta gente che odia questo termine nel momento in cui si va a parlare di Yeralt o Gennefer (non si è ancora arrivati ad una decisione unanime per il nome mi sa)... ma, ragazzi, è innegabile che questi due formino la coppia dell'anno -dopo i Reylo, diamo la precedenza alle vedove-: anche io ho letto che non sarà sempre tutto rose e fiori tra i colombelli ma quando mai lo è in una storia d'amore fantasy? Nel momento in cui effettivamente le cose cominciano ad andare bene, di solito, uno dei due crepa oppure, ancora peggio, uno dei due uccide l'altro. Di cosa stiamo parlando esattamente? Qua bisogna godersi quel poco che gli sceneggiatori ci danno e farcelo bastare perché, se c'è una cosa che questo 2019 mi ha insegnato, è che non si può avere una storia d'amore con lieto fine MANCO ALLA DISNEY e questo è tutto dire. Ma torniamo alla maga ed al witcher.
I due s'incontrano nell'episodio cinque, dove Ranuncolo non può più parlare per colpa del genio e Geralt lo porta da Yennefer per farlo curare. Ora... io non è che non ho sentito la scintilla, la chimica e menate varie tra i due personaggi ma. E, come qualcuno più importante di me diceva, "tutto quello che viene prima della parola ma non conta niente" (cogliete la citazione bimbi belli), io non ho avuto il dialogo che avrei voluto sentire tra i due prima che... BIM BUM BAM. Tutto qua, ecco. E va ben che lei è una maga e, come ha detto Ranuncolo, "quella nave è salpata, ha fatto un giro lungo ed è naufragata" o una cosa simile, però è stata proprio la scena che non ho capito in quel momento lì.
E poi mi son detta AMEN vediamo come procedono le cose tra i due, la sveltina "X" ci sta dopotutto, siamo nel Medioevo, che sarà mai. Ma no, Geralt si addormenta (nell'unico momento in cui non dovrebbe dormire), l'episodio finisce e quei due non si vedono per un bel pezzo perché lui poi se ne va. Così, ad cazzum. E nell'episodio dopo (quello del drago dorato e, visto che siamo tra le parentesi, aggiungo "che brutto quel drago ma li avete licenziati quei disegnatori spero?!") afferma pure che la cosa più importante per lui è Yennefer. RAGAZZO MIO FACCIAMO PACE CON IL CERVELLO ALLORA.
L'ultima volta che mi sono incazzata così tanto con un personaggio per una situazione simile è stato durante la lettura di Cime Tempestose. E ho detto tutto. Questi due, per farla breve, mi piacciono insieme ma non ho sentito il click dell'interruttore che mi fa shippare due personaggi ancora! Mi era partito di prepotenza tra Ciri ed il ragazzo che le faceva da scudiero nel primo episodio, per esempio, infatti lui mi aveva ricordato troppo un giovane Jamie Lannister... MA ME L'HANNO AMMAZZATO POCO DOPO. Quindi no, non riesco ancora a shippare del tutto questi due personaggi, ma siamo solo alla prima stagione e la seconda è già confermata, dobbiamo solo avere pazienza e vedere come gli sceneggiatori giocheranno le loro carte! Fino adesso sono rimasta soddisfatta all' 85%. E poi dai, dopo aver visto scene come questa qui sotto, è praticamente scritto che ne vedremo delle belle con questi due!
Arrivederci alla prossima recensione (che arriverà sicuramente con l'anno nuovo)! Ancora tanti auguri cari lettori💋
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