sabato 1 febbraio 2020

"The Folk of the Air Series" by Holly Black (recensione + anteprima)

Ciao a tutti!
Vi ricordate quando vi avevo detto che "presto" avrei letto la serie The Folk of the Air? Ecco cari lettori, "presto" è finalmente arrivato. La scorsa settimana ho letto tutto d'un fiato i tre volumi della serie, The Cruel Prince, The Wicked King e The Queen Of Nothing (quest'ultimo ancora inedito in Italia), tutti e tre rigorosamente in lingua originale. Che cosa ho fatto di male per meritarmi l'ennesima serie bella -e non parlo solo di libri purtroppo- ma con finale tremendamente inappagante? Forse non lo scopriremo mai.




TRAMA DEL PRIMO LIBROJude era solo una bimba quando i suoi genitori furono brutalmente assassinati. Fu allora che sia lei che le sue sorelle vennero rapite e condotte nel profondo della foresta, nel mondo magico. Dieci anni dopo, l'orrore e i ricordi di quel giorno lontano e terribile ormai sfocati, Jude, ora diciassettenne, è stanca di essere maltrattata da tutti e soprattutto vuole sentirsi finalmente parte del luogo in cui è cresciuta, poco importa se non le scorre nemmeno una goccia di sangue magico nelle vene. Ma le creature che le stanno intorno disprezzano gli umani. E in particolare li disprezza il principe Cardan, il figlio più giovane e crudele del Sommo Re. Per ottenere un posto a corte, perciò, Jude sarà costretta a scontrarsi proprio con lui, e nel farlo, a mano a mano che si ritroverà invischiata negli intrighi e negli inganni di palazzo, scoprirà la sua propensione naturale per l'inganno e gli spargimenti di sangue. Quando però si affaccia all'orizzonte il pericolo di una guerra civile che potrebbe far sprofondare la corte in una spirale di violenza, Jude non ha esitazioni. Per salvare il mondo in cui vive è pronta a rischiare il tutto per tutto.


Cari amici, eccoci qui giunti finalmente a parlare di questa tanto osannata scrittrice fantasy americana Holly Black e della sua trilogia che ha fatto impazzire i Reylo stans di Star Wars per la somiglianza dei personaggi principali e delle loro interazioni.
ORA.
FERMI TUTTI.
Io non volevo parlare di Star Wars ma... devo parlare di Star Wars -hell it's even in my bio, how could I not?-: il finale non era quello che mi aspettavo e soprattutto mai avrei pensato che anche per questa celebre saga andasse tutto in malora a partire dall'uscita dei leaks su Reddit, esattamente com'è accaduto per Game Of Thrones
Eppure eccoci qua. 
Con un aspetto catatonico ed uno stato d'incredulità persistente, con gente che TROS è andata a rivederselo più volte, probabilmente non perché le sia piaciuto come film (perché ragazzi se vi è piaciuto non siete veri fan di Star Wars, mi dispiace per voi) ma perché non ci crede che veramente sia finito tutto. Così. Male. 
Non mi dilungherò ancora su di questo perché mi viene da piangere solo a pensarci ma dirò solo una cosa: Ben Solo sei tu l'ultimo Skywalker e mi dispiace per quello che ti hanno fatto Abrams e Terrio; Adam Driver grazie per aver portato sullo schermo un personaggio così bello e complesso.


Possiamo quindi tornare al vero motivo per cui siete venuti su questo post, ovvero una recensione dei primi due volumi ed una piccola anteprima di The Queen Of Nothing (registrate il mio livello d'incazzatura in aumento dopo quello che vi ho scritto nelle righe sopra).
Prima d'iniziare, una piccola curiosità: l'autrice, per chi non la conoscesse, è quel genio di donna che ha scritto Le Cronache di Spiderwick ed i diritti per girare il film del primo libro della nuova trilogia sono stati comprati un anno prima della sua pubblicazione dalla Universal Studios. Sono ancora sotto shock, giuro. 

AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: La trilogia segue un po' la linea delle Cronache, infatti la storia si svolge sia nel mondo delle fate che in quello umano, quello da dove provengono le tre sorelle Jude, Vivienne e Taryn. Il padre biologico di Vivienne, Madoc, è un fae, mentre la moglie un'umana che era riuscita a scappare da un matrimonio infelice e tornare nel mondo umano, risposarsi con un altro uomo -appassionato di spade medievali- ed avere due figlie gemelle, Jude e Taryn. 
Quando Madoc dagli o-o-o-occhi di gaaattooo (🎶è questo il nome del trio compatto son tre sorelle che han fatto un pattooo... porca miseria, tre sorelle!? Coincicredo io non denze, cit.) scopre il tradimento della moglie Eva (il mio nome volente o dolente è sempre in mezzo in queste storie) va nel mondo umano, si vendica non solo uccidendo quest'ultima ma anche il padre delle gemelle e decide di portare via con sé tutte le bambine e di crescerle come fossero figlie sue -e le addestra pure. Filantropia portami via.



<<Pain makes you strong, Madoc once told me, making me lift a sword again and again. Get used to the weight.>>


Riferimenti possibili... sicuramente le Cronache di Spiderwick per quanto riguarda i fae, i quali vengono illustrati dall'autrice diversamente da come siamo abituati noi fans della Maas, quindi niente corpi perfetti, orecchie a punta e canini affilati ma, oltre alle orecchie a punta che restano un must, abbiamo corna, code, pelle di tutti i colori, branchie all'occorrenza (se si tratta di fae che vivono... beh ormai canto anche questa... 🎶in fondo al maaar, in fondo al maaar) e chi più ne ha più ne metta. 
I luoghi della trilogia mi hanno ricordato tantissimo il Signore degli Anelli, soprattutto nell'ultimo libro, quando c'è una parte ambientata nel regno degli alleati di Madoc in alta montagna; il castello di Cardan è la copia esatta di Alto Giardino del Trono Di Spade (anche se, in effetti, i riferimenti a GOT sono davvero tanti, partendo dalla morte dei personaggi frequente); il fatto che ci sia nella trilogia questa alternanza di terra-mare mi ha ricordato tantissimo il sequel di Barbie Fairytopia -Mermaidia e, per chi osa dire il contrario, significa che non ha visto i cartoni perché la somiglianza è evidente, ma soprattutto Nicasia è Nori per davvero -vi prego, sono identiche!-; per finire abbiamo la comparazione Reylo-Jurdan e devo dire che sì, le coppie si assomigliano in effetti, ma Jude è la versione Dark Rey e Cardan è Ben Solo praticamente. 

JUDE: Finalmente un personaggio principale femminile con un cervello, ragazzi non ci speravo più. Sapete che ormai tra le protagoniste rincoglionite, i finali problematici e le morti insensate, dal 2019 in poi si è creato il marasma più totale nell'universo dei libri/serie tv/film.
Insomma, tornando a noi, Jude non è la classica personcina gentile che ha uno scopo da raggiungere e per farlo aspetta l'aiuto della fata madrina... lei purtroppo è l'assassina della fata madrina, quella che vuole sempre fare di testa sua -anche sbagliando, come si vede nel secondo libro-, quella che vuole guadagnarsi un posto nel mondo per non venir più trattata da essere insignificante. Ovviamente tra le tre sorelle lei è la mia preferita, non perché sia la protagonista eh, ma perché è l'unica che effettivamente si mette in testa di fare qualcosa per fermare tutto l'odio che le fate provano nei confronti degli umani. Taryn e Vivienne, dal canto loro, se ne fregano altamente: la prima vuole scappare e non tornare nemmeno più nel mondo magico, la seconda non vuole causare problemi e quindi si lascia trattare male 24/7. Jude però non si dà tutto questo gran da fare per il mondo degli umani in generale, oh no. Lei è la protagonista femminile più egoista ed assetata di potere che io abbia mai visto in decenni di letteratura fantasy per adulti/ragazzi: è l'antagonista del suo stesso libro in stile Cercei Lannister? Ovviamente no, perché comunque partiamo su delle basi morali abbastanza ben delineate e ci sono altri personaggi che ci vengono presentati come tali, però ci sono da considerare così tanti intrighi e tradimenti (perché Xena va citata, sempre) che star dietro a questa fantomatica "linea" è davvero difficoltoso, credetemi!




<<If he thought I was bad, I would be worse. If he thought I was cruel, I would be horrifying.>>


CARDAN: Ho pronto questo meme da utilizzare in caso di necessità da tempo immemore ed ecco che lo uso oggi per la prima volta.



Cardan non è solo la fonte di tutti i problemi di Jude ma anche la soluzione. 
L'ultimo principe dei fae non è solo una spina nel fianco ma anche un grande stratega.
L'ultima speranza per il regno fatato non è solo un coglione ma anche un ragazzo innamorato. 
Diciamo che con queste tre frasi dovrei aver riassunto alla perfezione il personaggio di Cardan, se poi ci aggiungo che il principe in questione è pure figo nonostante si porti dietro una coda non indifferente... siamo a cavallo. E non voleva essere una battuta, ma non mi ricordo veramente di quale animale fosse la coda. Sooo... che cos'altro possiamo dire? Beh, questo personaggio nel primo libro si può certamente definire intrigante, perché comunque l'enemies to lovers è evidentissimo tra lui e Jude -e chi osa dire il contrario dovrebbe togliersi il prosciutto dagli occhi-, però non mi ha dato quel qualcosa in più che invece è arrivato forte e chiaro con il secondo libro. Oh se è arrivato. Il secondo libro consacra il mio amore per questo personaggio e per la trilogia in generale. Nel terzo... eh. Vi porrò solo una domanda: "Dov'è Cardan? Io non lo vedo più." 




<<He rises from the throne. “Come, have a seat.” His voice is replete with danger, lush with menace. The flowering branches have sprouted thorns so thickly that petals are barely visible.

“This is what you wanted, isn’t it?” he asks. “What you sacrificed everything for. Go on. It’s all yours.”>>




VIVIENNE E TARYN: Il fatto che anche questa scrittrice abbia scelto il numero perfetto per le sorelle mi porta a pensare che qualcuno qui abbia preso spunto da Sarah J. Maas... però almeno questa gliela do per buona, perché non sono così cattiva da soffermarmi sui numeri. O forse sì?😈 Vabbé, sta di fatto che la mia preferita tra le due resta Vivienne, la quale è simpaticissima -anche un po' eccentrica- e si comporta praticamente sempre da umana nonostante sia l'unica a non averne l'aspetto; ha anche una morosa umana che, poverina, si ritroverà in mezzo ad un casino allucinante per colpa della fidanzata mezza felina (e per casino allucinante leggasi "guerra civile fatata"). 
Taryn... uff, la odio proprio, non ci posso fare niente; non posso davvero evitare il paragone con ACOTAR a questo punto e vi dirò quello che penso: in lei ritroviamo un mix tra Elain e Nesta perché, esattamente come la prima, si lamenta e basta con Jude e sembra sempre quella piccola e indifesa che non si accorge fino all'ultimo del fatto che -surprise surprise- sta per sposare un uomo spregevole (almeno Elain non l'ha fatto sul serio poi... dico solo questo!) e poi ha quei momenti da stronza assoluta che caratterizzavano Nesta nei libri della Maas. E quel personaggio o lo ami o lo odi, non credo ci siano vie di mezzo. Per Taryn sono arrivata fino alla fine sperando che la Black le desse un arco narrativo decente e invece... no.




<<“Your ridiculous family might be surprised to find that not everything is solved by murder,” Locke calls after me.

“We would be surprised to find that,” I call back.>>



NICASIA: Ecco, questo personaggio non solo è la coprotagonista di Mermaidia come dicevo prima, ma è pure un patetico tentativo di scopiazzamento di Evangeline della serie Red Queen. Scusa Holly ma qua ti sei proprio fregata. Dovevi lasciar concludere la storia di Nicasia come quella di una stronza qualsiasi (lo è sempre stata dall'inizio alla fine) e non creare questa pseudo-amicizia con Jude solo perché lei poi si rende utile per la guerra essendo "la figlia di". E che diamine. 
In generale, il personaggio di Nicasia è quello della tipica figlia viziata che vuole sposare il principe a tutti i costi perché vuole diventare regina (e perché anche la madre non è che la lasci molto in pace da questo punto di vista, tipo la nonna che ti chiede se hai il fidanzatino durante il pranzo di Natale) ma che in realtà sotto sotto è buona ed è una bad ass bitch di quelle che se le incontri per strada ti fermi per chiederne l'autografo. 




<<"Nicasia said that as mortal power grows, land and sea ought to be united. And that they would be, either in the way she hoped or the way I should fear.”

“Ominous,” I say.

“It seems I have a singular taste for women who threaten me.">>


GIUDIZIO: Allora gente, com'è andata fino adesso? Tutto bene? Volete ancora leggere questa saga? Forse dopo il giudizio della sottoscritta non vorrete farlo. Perché mi devo lamentare. E tanto.

PUNTI A FAVORE (iniziamo da questi che è meglio!): ambientazione, trama, caratterizzazione dei personaggi, dialoghi impeccabili -soprattutto quelli dove ci sono giochi di potere coinvolti e strategie-, cliffhanger stramaledetto che mi ha fatto continuare la serie e, dulcis in fundo, la ship principale della saga, i Jurdan. 
Loro sono veramente perfetti: nati come due creature e due persone completamente diverse, a mano a mano sono riusciti a capirsi, a sfidarsi, a cambiarsi a vicenda e a diventare inarrestabili. Una forza della natura. LETTERALMENTE.



<<“It’s you I love,” he says. “I spent much of my life guarding my heart. I guarded it so well that I could behave as though I didn’t have one at all. Even now, it is a shabby, worm-eaten, and scabrous thing. But it is yours.” 
He walks to the door to the royal chambers, as though to end the conversation. 
“You probably guessed as much,” he says. “But just in case you didn’t.”>>


PUNTI A SFAVORE (presente spoiler di una lettrice indignata): Tutto il terzo libro. 

E concludo qui. Andatevi a leggere qualcos'altro! Ciao!
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A parte gli scherzi adesso, veramente, Holly... MA CHE CASPITA TI È PASSATO PER L'ANTICAMERA DEL CERVELLO QUANDO HAI SCRITTO IL TERZO LIBRO? Di quali droghe pesanti hai fatto uso? E soprattutto, come ti viene in mente di fare una conclusione così frettolosa, carica di domande senza risposta, con battaglie che non vengono combattute, con esseri che spuntano a caso, personaggi che si credevano morti che riappaiono solo per...? Cosa, appunto? NON ME LO DICI! Niente di tutto quello che accade in questo libro ha uno scopo eppure, porca di quella miseria fatata ladra, le basi per scrivere una conclusione con i controcazzi ce l'avevi tutta. 



E voi direte "Eh ma c'è l'happy ending, non ti va bene?" MA COL CAVOLO. No che non va bene. Considerate happy ending il fatto che Jude comunque morirà e che Cardan vivrà in eterno -a meno che qualcuno non lo uccida, sia chiaro-? IO NO. Considerate happy ending il fatto che tutti i cattivi siano ancora vivi e che possano in effetti fare quello che vogliono anche sulla terra? IO NO. Perché se si annoiano i fae si è già visto quali casini possono combinare -e tutto questo anche in altre serie di libri, per esempio quella ambientata a New Orleans della Armentrout, la Wicked Saga-! 



INSOMMA. Potrei andare avanti ancora ma mi fermo qua. 
Ciò detto, non è che io vi sconsigli questa saga, non posso proprio farlo, perché è veramente bella e ricca di nuovi contenuti sulle fate che tanto ci piacciono. Fino ad un certo punto certo (identificato come l'inizio terzo libro)... e ad alcuni su Goodreads questo terzo libro è anche piaciuto eh... AD ALCUNI. Ma a me no, mi dispiace. Mancano veramente troppe cose a questo terzo volume per definirsi anche solo "conclusione" della saga perché, se c'è una cosa che la Black non fa con questo libro, è proprio "concludere". 
Arrivederci alla prossima -e speriamo più positiva- recensione cari lettori!


P.S. Ma come si fa a sfanculare così una serie perfetta, io BOH veramente. Sono talmente arrabbiata che vorrei solo prendere a testate il muro per cancellare questa storia dalla mia testa una volta per tutte. Alt, mi correggo, vorrei cancellare tutto il terzo libro: le parti prima me le tengo strette al cuore perché sono bellissime.

In generale, per questa saga il mio voto è: 🌹🌹🌹



IMMAGINI TRATTE DALLA VERSIONE INTEGRATA INGLESE DI THE QUEEN OF NOTHING DA LEGGERE DOPO THE WICKED KING!













Nessun commento:

Posta un commento