domenica 18 luglio 2021

"The Gilded Wolves" & "The Silvered Serpents" by Roshani Chokshi (The Gilded Wolves #1 & #2)

Buonasera gente! Non vedevo davvero l'ora di potervi presentare questa nuova serie che mi ha rubato il cuore fin dalle prime pagine: la trilogia della Chokshi iniziata con The Gilded Wolves si concluderà tra poco (il 21 settembre) con il tanto attesto terzo capitolo The Bronzed Beasts (ambientato a Venezia poi, mi sentite urlare?).




TRAMA (del primo libro, tradotta da me): È il 1889. La città è al culmine dell'industria e del potere e l'Esposizione Universale ha dato nuova vita alle strade e portato alla luce antichi segreti. Qui nessuno tiene d'occhio le verità oscure meglio del cacciatore di tesori e ricco albergatore Séverin Montagnet-Alarie. Quando l'élite del sempre potente Ordine di Babele lo costringe ad aiutarli in una missione, a Séverin viene offerto un tesoro che non avrebbe mai immaginato: la sua vera eredità.
Per trovare l'antico artefatto ricercato dall'Ordine, Séverin chiamerà a sé una banda d'improbabili esperti: un ingegnere con un debito da pagare. Uno storico bandito dalla sua casa. Una ballerina con un passato sinistro. Ed un fratello d'armi, se non di sangue.
Insieme si uniranno a Séverin mentre esplorerà l'oscuro e luccicante cuore di Parigi. Quello che troveranno potrebbe cambiare il corso della storia -ma solo se riusciranno a sopravvivere.

Le copertine degli altri due libri sono queste (ora vi parlo anche della storia ovviamente ma, come ben sapete, anche l'occhio vuole la sua parte):




AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: Come avrete sicuramente potuto notare, ho inserito questa trilogia all'interno dei fantasy storici perché in questi libri sono presenti alcuni importanti accadimenti reali (per primo, appunto, l'Esposizione Universale di Parigi ma poi ci sono pure un sacco di riferimenti storico-culturali bellissimi) che vanno ad intrecciarsi in maniera oltremodo perfetta con le vite dei nostri personaggi. 
Inoltre, come in ogni fantasy che si rispetti, anche qui la magia pullula in ogni persona, oggetto o luogo che vedrete: più nello specifico, in TGW si parla di un tipo di magia steampunk, dove alcune persone, di solito facenti parte dell'Ordine di Babele, sono in grado di forgiare degli oggetti magici. 
Il fantomatico Ordine di Babele (la cui storia imparerete mano a mano che vi addentrerete nel romanzo grazie a delle citazioni messe più o meno all'inizio di ogni capitolo -suddette citazioni scritte, tra l'altro, da Emanuele Orsatti di Casa Orcus, Fazione Italiana) è composto da più Fazioni ed ogni Fazione da più Case: ogni Fazione dell'Ordine ha il compito di proteggere e sorvegliare il Frammento che le è stato affidato della mitica Torre di Babele, ovvero la fonte del potere della Forgiatura. 
Secondo l'archivio dell'ordine, dopo la distruzione della Torre, Dio decise di disperdere nel mondo almeno cinque Frammenti e dove questi caddero nacquero le prime civiltà. Altro a riguardo non vi posso proprio dire perché rischierei spoiler pesanti.
In questa storia ci si concentra sulle case facenti parte della Fazione Francese dell'Ordine, ovvero Casa Nyx, Casa Kore e Casa Vanth, specificando che una Casa è morta senza eredi e la quarta Casa, la Fallen House, è caduta in disgrazia. 


<<Fléctere si néqueo súperos Acheronta movebo.
If I cannot move heaven, I will rise hell.
-  VIRGIL>>

In quanto a riferimenti possibili non posso non citare Six Of Crows (ma la somiglianza finisce nel momento in cui viene detta la frase "sono una banda di disadattati" perché per il resto è tutto molto più complicato, specialmente quando vengono specificate le varie culture di appartenenza dei ragazzi, i loro traumi, le loro paure per il futuro -insomma, ne vedrete delle belle qui); poi possiamo anche citare il nostro caro Danny Bello (cioè Dan Brown), infatti Séverin ed i suoi compagni si ritroveranno in mezzo ad una sorta di caccia al tesoro nel primo libro, mentre nel secondo ci saranno un sacco di scoperte, di misteri da risolvere, passaggi segreti da scovare all'interno di misteriosi palazzi... ce n'è davvero per tutti i gusti, credetemi. Ho avuto tantissime vibes da Il mistero delle pagine perdute anche, un film del 2007 con Nicholas Cage e Diane Kruger (mio comfort movie di quando ero piccola). 



SÉVERIN MONTAGNET-ALARIE: Per parlarvi di Séverin dobbiamo prima fare un passettino indietro. Vi ricordate quando vi ho parlato di una Casa della Fazione Francese rimasta senza eredi? Ecco, si dà il caso che Casa Vanth (il cui simbolo è l'Ouroboros) fosse proprio quella a cui apparteneva Séverin: dovete sapere che, ogni volta che il Patriarca -o Matriarca- di una Casa muore, non appena l'erede diventa maggiorenne, egli viene sottoposto al Test dell'Eredità; nel caso di Séverin però i risultati di tale test sono stati falsificati e lui, rimasto senza niente, si è rimboccato le maniche ed ha aperto un hotel tutto suo, l'Eden. 
Dopo la morte di entrambi i genitori da piccolo (padre francese e madre algerina), Séverin è stato affidato a sette diverse famiglie ed il capo di ognuna assumeva un nome diverso dei Sette Peccati Capitali. I know, lo adorate già. Séverin è la master mind dietro ad ogni piano della squadra, ma non è freddo e calcolatore come un Kaz Brekker qualsiasi, qui secondo me si fa lo step successivo: Séverin è molto passionale, si lascia influenzare dalle emozioni, non è infallibile -purtroppo- e tiene ai suoi amici più di chiunque altro. È cresciuto insieme a Tristan, un altro componente della banda, molto timido e riservato e con una particolare attenzione per gli amici pelosi a otto zampe (ne ha uno che si chiama Golia) e le piante.



<<"You're doing it again", said Enrique.
"What?"
"That whole nefarious-whilst-looking-into-the-distance thing. What are you hiding, Séverin?
"Nothing."
"You and your secrets."
"Secrets keep my hair lustruous", said Séverin, running his hand through his curls.>>



LAILA : Laila ha una storia molto particolare alle spalle, come tutti quanti i personaggi di questo romanzo d'altronde. Nel suo caso però non so proprio come descrivervela senza fare spoiler, perché sarebbe un vero peccato non venire a conoscenza di determinati concetti mentre si legge il libro! Facciamo così, quello che posso dirvi è che la sua esistenza è strettamente correlata alla magia della Forgiatura e che -come tutti gli altri ragazzi- ha stretto un patto con Séverin per aiutarlo nella sua missione: in caso di successo lei vorrebbe che lui l'aiutasse a trovare un libro davvero singolare e molto importante per il suo futuro.
Laila è davvero un raggio di sole se si pensa a tutto quello che ha dovuto passare ed ha una personalità meravigliosa, è forte e coraggiosa, molto decisa, ama ballare e cucinare torte per i suoi amici.
Cosa dobbiamo dire invece della ship principale di questa serie? Beh, che ne vedrete delle belle, questo è poco ma sicuro (specialmente nel secondo libro). In ogni caso, la storia tra lei e Séverin è davvero complicata, ci sono tira e molla continui, gelosie varie, lui che parte con i sogni ad occhi aperti non appena si distrae un attimo... ricordando quell'unica notte di qualche anno prima di TGW, dopo la quale entrambi avevano deciso che una relazione tra di loro sarebbe stata solo un errore ed una distrazione e quindi non si è mai ripetuto più nulla. Ci saranno vari scleri durante la lettura, io vi avviso.



<<A past where he once jokingly demanded to know why she called him Manjun.
"What will you give me to know the answer?" She asked. "I demand offerings."
"How about a dress sewn of moonlight?" Asked Séverin. "An apple of immortal youth... or perhaps glass slippers that would never cut your skin."
"None of those things are real", she'd said and laughed.
He stared at her when she laughed, his eyes never leaving her face."For you, I'd make anything real.">>



ZOFIA BOGUSKA: Vorrei che fosse reale per poterla abbracciare, vi giuro. Zofia è veramente stupenda e l'unica cosa che potrebbe darvi fastidio di lei è che non sappia di esserlo così tanto. Questa signorina qua non solo è il cervello della squadra -visto che la maggior parte degli indizi viene decifrata da lei ed Enrique-, ma è anche la responsabile della Forgiatura di armi. Come direbbe Enrique, le è la Fenice. Perché sì, in effetti la ragazza ha delle tendenze da piromane alle volte, però se queste servono a scappare dai nemici nessuno osa lamentarsi!
Zofia ha origini polacche ed è ebrea... ribadisco, ho apprezzato molto la coerenza della Chokshi nella creazione di questo mondo magico perché si amalgama perfettamente alla realtà, come se fosse sempre stato tutto sotto i nostri occhi, dai tempi antichi di Babilonia sino ad oggi. 
Per certi aspetti Zofia assomiglia un po' a Sheldon Cooper, infatti fatica a cogliere il senso delle battute, sta sempre sulle sue, non riesce a comprendere istantaneamente le emozioni altrui e deve sempre ragionarci sopra... insomma vi confermo che, anche se nel periodo storico in cui si svolge l'azione il termine ancora non è stato inventato, Zofia soffre di una lieve forma di autismo (ed io non posso che fare un altro grande applauso alla Chokshi per la sua capacità di scrittura).



<<Be a light in this world, my Zosia, for it can be very dark.>>



ENRIQUE MERCADO-LOPEZ: Lo storico del gruppo, di origini filippine e spagnole, che non potrete non amare con tutti voi stessi. Vorrebbe entrare a far parte di un gruppo rivoluzionario di studiosi filippini che non lo accetta per via dei suoi tratti spagnoli (e non per la sua capacità di ragionamento). Enrique è davvero simpatico, i suoi pov sono tra i più divertenti da leggere perché includono quasi sempre momenti in cui il gruppo sta per morire di una morte cruenta e lui che se ne esce con una battuta di spirito... oppure la battuta viene fatta da Hypnos, Zofia non la capisce ed Enrique ride perché lei non l'ha capita... ah, I love my chaotic bitches. 
In ogni caso, anche qui la Chokshi ha fatto un bel lavoro, perché ha inserito il tema dell'insicurezza sulla propria sessualità in maniera davvero egregia; nello specifico Enrique è un ragazzo che già di per sé è molto confuso proprio per via delle sue origini, perché non è viene accettato dalla società (da questo punto di vista troverà conforto specialmente nel suo rapporto con Séverin -che aveva la mamma algerina ed il padre francese), quindi provate a pensare che cosa gli passi per la testa ogni qualvolta cominci a provare attrazione non solo per le ragazze... in tutto ciò io vi avviso, il triangolo c'è. E bello potente anche. 



<<Nothing but a symbol? People die for symbols. People have hope because of symbols. They're not just lines. They're histories, cultures, traditions, given shape.>>



GIUDIZIO: Arrivati fin qui, l'unica cosa che posso dirvi dal profondo del cuore è "Andate a leggere questi libri, cosa state aspettando? La bolla scritta dal Papa?"
Questo libro ha tutto davvero, un worldbuilding pazzesco; un sistema magico un po' complicato da capire all'inizio, è vero, però poi quando t'immergi nella storia non te ne vorresti mai andare; i personaggi sono tutti bellissimi e anche le relazioni che s'intrecciano tra di loro, di amore, amicizia e rispetto; la trama è ricca di azione e colpi di scena, senza dimenticare le parti più emozionanti/strappalacrime e lo stile di scrittura dell'autrice è veramente magnifico, ti cattura sin dalla prima pagina.
Se proprio dovessi trovare un difetto a questa serie è che il ritmo del primo libro rispetto al secondo, soprattutto nella parte centrale, cala un po'... ma allo stesso tempo sappiate che non lo considero nemmeno un difetto così grave perché tanto poi la storia è perfetta.
Senza fare spoiler, infine, vi avviso subito che alla fine di TSS c'è un cliffhanger BESTIALE (come non se ne vedeva dai tempi di THG - La ragazza di fuoco per intenderci) quindi, se dovete iniziare questa serie, fatelo tra un mesetto circa, ok? Così vi ritrovate in pari, prontissimi per il 21 settebre!
Vi lascio con la votazione dei primi due libri e arrivederci alla prossima recensione!


“Wolves were everywhere. In politics, on thrones, in beds. They cut their teeth on history and grew fat on war.”



The Gilded Wolves: 🌹🌹🌹🌹

The Silvered Serpents: 🌹🌹🌹🌹🌹 (il bouquet lo conservo per il finale perché sono sicura che lo userò)

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