Buonasera cari lettori, come va?
Scusate davvero la mia assenza, ma in questi mesi ho letto davvero molto (e studiato) perciò il tempo per fare le recensioni si è ridotto al minimo! Piano piano cercherò di scrivere tutte quelle arretrate, promesso.
Oggi parleremo finalmente di un titolo che è stato particolarmente apprezzato dal pubblico: La casa sul mare celeste di TJ Klune!
TRAMA: Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto. Un'incantevole storia d'amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.
AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: Il romanzo ha un'atmosfera davvero particolare (che non viene descritta nel minimo dettaglio, certo, ma non per questo è da considerarsi meno accattivante), si passa semplicemente da un mondo moderno e colorato, pieno di magia e di misteri, alla tristezza più totale della vita nei gabbiotti da ufficio. La maggior parte del libro si svolge per fortuna sull'isola di Marsyas, dove avrete modo di conoscere tutti i suoi piccoli preziosi -tranne alcuni odiosi- abitanti, specialmente coloro i quali si trovano all'interno dell'orfanotrofio del Signor Parnassus.
LINUS BAKER: Linus ha quarant'anni e lavora come assistente sociale presso il Dipartimento della magia minorile (DIMAM); ogni volta che si occupa di un caso dona tutto se stesso perché crede fermamente nell'istituzione per la quale opera, è molto scrupoloso e ligio alle regole ma non per questo meno attento alle esigenze dei bambini magici che si ritrova ad aiutare. Proprio per tutte queste sue capacità, la Suprema Dirigenza lo manda sull'isola di Marsyas, per andare a vedere che cosa stia combinando un certo Signor Parnassus nel suo orfanotrofio "speciale". Dico speciale tra virgolette perché, ebbene sì, il nostro Linus avrà a che fare con l'anticristo (Lucy), una gnoma (Talia), una viverna (Theodore), uno spirito della foresta (Phee), un mutaforma (che si trasforma in un volpino, Sal) ed un mostriciattolo senza nome -nessuno sa davvero cosa sia, solo che vorrebbe fare il concièrge da grande, io lo amo questo piccoletto- che ricorda la gelatina verde di Hotel Transilvania (Chauncey). In ogni caso le sorprese a livello soprannaturale non finiscono qui, state in guardia!
<<L’umanità è così strana. Se non ridiamo, piangiamo o scappiamo dai mostri che cercano di mangiarci. E non devono nemmeno essere veri mostri. Possono anche essere quelli che creiamo nelle nostre teste. Non pensi che sia strano?>>
Linus non è un personaggio molto complicato da descrivere: potrei parlarvi del suo amore per la gatta (non corrisposto) e per il suo giradischi ed il suo odio nei confronti della vicina ficcanaso che cerca sempre di fargli da cupido con il suo commercialista... ma non lo farò. Vi dirò piuttosto che questa persona stupenda mi ha fatto piangere ben più di una volta durante questo libro perché ha saputo approcciarsi a tutti i bambini in maniera unica e, a poco a poco, è riuscito anche a ritrovare il suo vero io (probabilmente nascosto sotto pile e pile di rapporti d'ufficio), fregandosene dei pregiudizi, delle malelingue, di qualsiasi cosa davvero, e facendoci capire che se si combatte per qualcosa in cui si crede davvero non si potrà mai essere nel torto.
P.S. Sì potete dirmi che stavolta mi sono superata col fan cast, gradirei i complimenti, grazie.
<<Non è giusto. Come si comporta certa gente. Ma finché ti ricorderai di essere onesto e gentile come so che sei, ciò che quella gente pensa di te alla lunga sarà irrilevante. L'odio fa molto rumore, ma ti accorgerai che è solo perché le persone che gridano sono poche e vogliono disperatamente farsi sentire. Magari non riuscirai a fargli cambiare idea, ma se tieni a mente che non sei solo, vincerai tu.>>
GIUDIZIO: Perdonatemi se nell'elenco dei personaggi vi ho parlato solo di Linus, ma stavolta preferisco davvero che siate voi a scoprire tutte le varie sfaccettature dei bambini perché sono tutti diversi e bellissimi. Ed è proprio questo infatti il tema principale del libro: affrontare la diversità, solamente in chiave fantasy... e TJ Klune ci è riuscito in maniera egregia.
Questo libro, al di là di tutte le chiavi di lettura che uno ci possa trovare, mi ha scaldato il cuore come ben poche storie sono riuscite a fare, un livello di affetto tale che riservo veramente a pochissimi personaggi della letteratura.
La storia in sé può sembrare davvero semplice ma fidatevi che non è così, è più complicata di quello che pensiate, mette voi stessi di fronte ad uno specchio e vi fa ragionare su tutto quello che avete fatto fino adesso nella vostra vita (sì, anche se siete giovani e non vi sembra di aver trascorso poi così tanto tempo sulla terra da pensare di dover rivalutare le scelte che avete fatto finora).
<<Posso dirti una cosa? Quando qualcosa si rompe, si può aggiustare. Magari non tornerà identico a prima, o non funzionerà proprio come prima, ma questo non significa che sia inutile.>>
Lo stile dell'autore mi ha veramente catturato, ho pianto e riso così tanto da aver male alla pancia alle volte (tutte le battute di Lucy sono le mie preferite, ho proprio un debole per questo piccolo demonio); io penso davvero che il copione per un film si scriva da sé, non c'è nemmeno bisogno di rivedere i dialoghi, fate copia incolla e ci siamo già, dico davvero.
Ammetto che prima di leggere questo libro ero molto scettica nei confronti di Klune, visti i libri che ha scritto prima di questo piccolo gioiellino... adesso però mi sono ricreduta e so che piano piano recupererò i suoi lavori.
Un bouquet di rose per questo bellissimo libro e arrivederci alla prossima recensione!
è veramente stupendo e significativo questo libro
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