TRAMA (tradotta da me): Alessandra è stanca di essere sottovalutata ma ha un piano per guadagnare potere.
1) Corteggiare il re.
2) Sposarlo.
3) Ucciderlo e prendere il suo regno per se stessa.
Nessuno sa quali siano i limiti dei poteri dell'appena incoronato Shadow King. Alcuni dicono che comandi le ombre che vorticano intorno a lui a suo piacimento. Altri dicono che gli parlino, sussurrandogli i pensieri dei suoi nemici. In ogni caso, Alessandra sa ciò che le spetta, e farà tutto ciò che è in suo potere per ottenerlo.
Ma Alessandra non è l'unica che sta cercando di uccidere il re. Mentre vengono fatti degli attentati alla sua vita, lei si ritrova a cercare di far sì che viva abbastanza a lungo cosicché lui la renda sua regina -lottando nel frattempo per non perdere il suo cuore. Dopotutto, chi c'è di meglio per uno Shadow King di una scaltra, perfida regina?
Con una trama del genere come potevo esimermi io dal leggere questo stand alone?! Non potevo, appunto. Dopo un anno di attesa -credo, non ne sono sicura- finalmente ho spuntato dalla lista uno dei tanti libri che ho nel Kindle!
AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: Cominciamo con il tasto dolente, insomma. Se devo trovare un difetto abbastanza grave a questo libro è proprio questo, la mancanza di un'ambientazione convincente e soprattutto comprensibile. Di solito mi lamento sempre se ci sono descrizioni troppo dettagliate all'interno di un libro, ma da quello a non averle nemmeno, ne passa di acqua sotto ai ponti, giusto? Ecco, ben appunto. Però l'autrice ce lo fa esplorare veramente in ogni suo angolo il castello.
Come vi stavo dicendo, qui ci troviamo nel regno di Naxos, solamente uno dei SEI REGNI (se il vostro cervello ha fatto quel collegamento mi dispiace per voi e per me stessa, non parleremo più dell'ottava stagione di GOT this is a safe place, I promise) che lo Shadow King governa -perché è sempre sul piede di guerra, visto che vuole conquistare tutto il continente-, dove la popolazione è perennemente scontenta e, soprattutto i più poveri, causano rivolte ogni due per tre. In questo regno c'è poi un bandito mascherato che "ruba ai ricchi per dare ai poveri"... vi ricorda qualcuno??
Sì, anche i miei occhi hanno fatto il giro della morte da quanto li ho mandati indietro. Non ho nulla contro Robin Hood, anzi, ma speravo di trovarmi tra le mani qualcosa di assolutamente autentico/fresco/nuovo... e invece, purtroppo, non è stato così.
A parte questo, quando prima vi ho detto che mancano le descrizioni dettagliate dell'ambientazione forse mi sono espressa un po' male: ecco, le descrizioni dettagliate di qualcosa ci sono -oltre al castello- e sto parlando dei vestiti! Ebbene sì, ragazzi, qui la Levenseller si è superata perché ha creato una piccola chicca e la mia testa mi ha subito fatto fare il collegamento con Reign... e questo è un grande sì: il fatto di utilizzare questi costumi moderni in un fantasy un po' alternativo come questo e pensare ad una protagonista femminile come Alessandra, con ideali ben chiari e soprattutto che abbracciano una mentalità aperta e non una rimasta all'epoca medievale... posso solo battere le mani.
ALESSANDRA STATHOS: Come vi stavo dicendo prima, ho apprezzato molto questa protagonista impulsiva, sprezzante del pericolo, meschina e calcolatrice... penso proprio perché mi è sembrata così tanto diversa rispetto a molte altre del panorama YA. Andando avanti con la storia, però, non mi è piaciuto tanto come sono state liquidate le ragioni per le quali volesse uccidere il re: io ho capito che lei si è innamorata e tutto -slow burn fantastico, tra l'altro- però c'è stato un blocco di due o tre capitoli dove lei, nonostante "dichiarazioni" varie, poteva benissimo fare a meno di essere costantemente sul piede di guerra. Perché non è che il re le abbia ucciso un membro della famiglia o che so io, lei non cerca vendetta, cerca solo potere. Ecco, se togliamo questo e però ci aggiungiamo il fatto che comunque rappresenti un ideale femminista all'interno di un libro fantasy -cosa rara- e che più o meno in ogni capitolo ti regala una frase memorabile e con un insegnamento importante... io mi sento più che soddisfatta lo stesso.
P.S. Questo suo odio incondizionato per la sorella -che suo padre adora invece- (rincoglionita che combina disastri e va a spifferare in giro dei suoi affari) vi strapperà più di un sorriso, ne sono certa. Fate finta che qui sotto nella gif non ci sia scritto "di Francia" comunque.
<<“I was wrong to treat you as I did, Myron. I’m so sorry. But we don’t need to be enemies. We can help each other. I’m happy to get you into the play.”
“Save the act,” Myron says, unmoved. “I’ve known you too long to know when you’re faking.”
“I guarantee you never could tell when I was faking.”>>
KALLIAS MAHERAS: Lui è lo Shadow King di cui vi parlavo prima. Fatemi respirare un attimo perché ci sono tante cose da dire.
Funny thing che devo ancora capire dell'inizio del libro: quando incontra Alessandra al ballo -sì, Orgoglio e Pregiudizio style- lui le dice come si chiama dopo dieci minuti buoni che stanno parlando e lei prende questa rivelazione come una cosa importantissima (per la serie "lo so solo io")... ma, figlia mia, fino a tre anni prima era il principe di 'sto caspita di posto dimenticato dagli dei, potresti almeno preoccuparti un pochino per chi governa il tuo regno o far finta come i giovani cittadini italiani?! Chiedo.
Comunque, parliamo un attimo dei poteri dello Shadow King: le ombre che gli vorticano intorno non funzionano solamente da scudo ma anche per qualche altra cosa che vi lascerò scoprire nei primi capitoli; vi posso dire però che i poteri del re derivano dai diavoli che un suo antenato ha chiamato a sé per ricevere forza, saggezza e il potere necessario per governare sul continente -dato che gli dei inizialmente non avevano risposto alla richiesta. E, visto che c'era il 2x1, nel pacchetto era compresa pure l'immortalità. Il problema qual è però? Il re può mantenere l'immortalità ed i poteri fintanto che nessuno si azzarda a toccarlo.
Ora mi capite quando vi dico che lo slow burn è stato molto bello ma anche molto stressante? Non pensate comunque che Kallias sia come Kaz eh, quei due condividono solo le prime due lettere del nome ed i guanti, per quanto mi riguarda.
Kallias è un altro protagonista maschile che ho adorato e che si va ad aggiungere alla collezione dei book boyfriends seduta stante: me lo ricorderò per diverso tempo, ne sono assolutamente sicura (nonostante il personaggio più forte all'interno della storia resti comunque Alessandra): mi sono piaciute tutte le sfaccettature di questo ragazzo, soprattutto il fatto che faccia fatica ad approcciarsi alle persone -cosa che lo rende un po' buffo ma senza fargli perdere la figaggine e la regalità che contraddistinguono i sovrani di un fantasy che si rispetta, ecco- e che per questo poi si affidi per la prima volta a qualcuno di estraneo al suo consiglio, cioè Alessandra.
Volete far felice una donna comunque? Regalatele un tavolo. Don't worry, capirete la cit. leggendo il libro!
Per la gif mi sono presa una piccola licenza poetica, in realtà è moro con gli occhi verdi/azzurri... però io volevo usare le gif dei Frary, capitemi.
<<“You are here, Lady Stathos, because I’m looking for a friend. Someone who isn’t seeking to be a queen, as you are not. Someone who isn’t afraid to tell me what they are thinking, no matter if they think I will dislike it. And our friendship will also have the benefit of appeasing the council. “You are beautiful,” he continues. “But not so beautiful as to tempt me. You are everything I am looking for. You are perfect.”
I don’t have words. So as not to have my jaw hanging down to the table, I put another bite of cake on my tongue. You are perfect, he’d said. Right after not so beautiful as to tempt me. I want to slap him. I want to kiss him. I want to throw the rest of my cake in his face as much as I want to finish off the delicious dessert. I take another bite. I have too many thoughts swarming my mind, but I can grasp one thing.
“You would use me,” I say. Flat. Deadpan. He sets his fork back onto the plate beside his cake.
“I’m not looking to use you. I’m offering you a trade. Remain here at court. Allow everyone to draw their own conclusions about the two of us. And in return, everyone in this castle will know your name. You won’t miss another party or ball ever again. Every invitation will be given to you, so many that you couldn’t possibly accept them all.”
“What makes you think I don’t want to be queen?”>>
Dicevamo, Kallias chiederà ad Alessandra di restare nel castello per far finta di corteggiarla davanti al consiglio e fare in modo che i vecchi bacucchi lo lascino in pace sulle decisioni che vuole prendere riguardo al regno ed alla guerra fino a quando non diventerà "maggiorenne" (21 anni). Questo però perché? Perché Alessandra ha fatto credere a Kallias di non volere la corona dal primo momento che
<<“You did not get in line with the other ladies, Lady Stathos. Is the dance floor more interesting than I am?” (...)
“Yes,” I conclude. The air leaves my father in a painful-sounding squeak. But the Shadow King lets out one low laugh. “I saw ladies leaving the ball in tears,” I continue. “It seemed speaking with Your Majesty was a sure way to get kicked out. I wasn’t about to let that happen before I joined in the dancing.”
“Is it the dancing you like? Or are you merely looking to show off your”—he darts a quick look down to my legs—“dress?”
“Are you mocking my outfit? I designed it myself.”
“Quite the opposite. I rather like it.” A pinch of humor lurks at the edges of his lips. I think it might be at my expense, and I don’t like that one bit.
I say, “Give me your measurements, and I can have one made for you.” Another grin stretches across the king’s lips, and I can’t help but admire how much more handsome he becomes with the movement. “Dance with me,” he says.
Father goes so still, one would think he’d been turned to stone. “Is that an order or a request? I’m told you hang girls who get too close to you.”
“Not hang. Those girls are asked to leave the party. So long as you mind your distance, I will not have you dismissed as well.”
Still, I’m not ready to concede just yet. “Is there any fun in a dance when you can’t touch your partner?”
“Accept my invitation and you will find out.”>>
Insomma, dopo questa serata i due iniziano a collaborare -anche perché Kallias vuole scoprire chi tra i presenti a corte sia l'assassino dei suoi genitori; lui è salito al trono tre anni dopo infatti- e, gira che ti rigira, tra incursioni nei bordelli, uscite non richieste con altre persone al castello (che causano gelosie varie), un omicidio che tira l'altro manco fossero ciliegie... tra i due scatta la pasión prohibida.
P.P.S. mezzo spoiler: che è proprio il caso di chiamarla così cavolo, perché vorrei vedervi io a cercare di sedurre Casper!
Insomma, tanta tensione in questo libro, io vi avviso. Ma riderete anche di gusto e vi godrete la soddisfazione di vedere dei morally grey characters che... surprise surprise, vincono!
Concludendo la recensione posso dirvi che questa coppia vi piacerà di sicuro e che sono promossi costumi/dialoghi/location; la trama alla fine, secondo me, si perde un po' perché qualche rivelazione poteva essere fatta diversamente però, tutto sommato, il cerchio si chiude bene. Mi resta solo una cosa da urlare ai quattro venti: NETFLIX FACCI UNA SERIE TV!
<<“I don’t want to hear any more talk of you resigning yourself to death. Yes, you’re a target. That’s part of being born a royal. But you’re not stupid, and you’re not dying on me. Do you understand?”
A grin has replaced his solemn expression. “If you command it.”
“I do.”
“Well, a lady must always get what she wants.”
When we reach the palace, Kallias walks me to my room. He promises to make arrangements for his safety as soon as he leaves me.
“See that you do,” I say. “I have no intention of losing my best friend.” Kallias opens his mouth. Shuts it again. Then, “You and I are playing a very dangerous game.” I pull off my wig, letting it dangle from my fingers as I shake out my real hair.
“It was only a little bit of dress-up. And a small fall. Hardly dangerous,” I assure him, offering a smile.
Kallias’s eyes bore into me with all the force of a burning comet. “I wasn’t speaking of that game.” His eyes dart down to my lips briefly, before he turns on one heel and walks away.>>
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