martedì 19 maggio 2020

"House Of Dragons" by Jessica Cluess (House Of Dragons #1)

Ciao a tutti cari lettori! Come va?
Oggi vi parlerò della nuovissima serie di Jessica Cluess (una scrittrice di cui non avevo ancora letto nulla prima d'ora ma sono contentissima di averlo fatto) House Of Dragons e del libro omonimo uscito il 12 maggio in lingua originale (e che spero venga tradotta anche in Italia)! Fans di Game Of Thrones siete pronti per una nuova avventura?




TRAMA (tradotta da me): Cinque case reali ascolteranno la chiamata per partecipare alla Prova per il trono del drago. Un bugiardo, un soldato, un servitore ed un omicida risponderanno. Chi vincerà?
Quando l'Imperatore muore, le cinque case reali di Etrusia parteciperanno alla Chiamata, dove uno di loro verrà selezionato per competere per il trono. È sempre il figlio maggiore di solito, quello che si è preparato per anni per competere alla Prova. Ma quest'anno è diverso. Quest'anno, questi cinque emarginati risponderanno alla chiamata...

IL BUGIARDO: Emilia deve nascondere la sua magia oscura oppure potrebbe essere messa a morte.


IL SOLDATO: Lucian è un guerriero che ha giurato di non sollevare mai più una spada.


IL SERVITORE: Vespir è un'allenatrice di draghi le cui sole abilità la terranno in gioco.


IL LADRO: Ajax sa che niente è gratis-- deve prendersi quello che vuole.
L'OMICIDA: Hyperia è nata per regnare e non si fermerà davanti a nulla per prendere il trono.



Lo so, lo so, avrei dovuto leggere L'orso e l'usignolo prima di questo libro ma il richiamo dei draghi è stato talmente forte che non ho resistito. Risultato? Ho fatto bene ad ascoltare il mio cuore.
AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: La nostra storia si svolge in un'Europa rivisitata in chiave fantasy perennemente in guerra, governata da cinque importanti case nobiliari, la cui popolazione è unita dal credo per l’unico ed il solo Great Dragon, colui che, per l’appunto, ha creato centinaia di anni fa l'impero di Etrusia. Le case accennate qui sopra sono diventate cinque in seguito alla ribellione della sesta casa, la casa del Caos di Cassius Oretani. Ma di questo ne parleremo tra poco.


Come potete vedere dalla mappa qui sopra, a Nord-Ovest abbiamo la casa degli Aurun (quella di Emilia, il simbolo della famiglia è l’Aspis viola) che governa le Isole Hibrian, le quali altro non sono che la rivisitazione di Irlanda e Regno Unito; la capitale ed il luogo della Chiamata è Stormways


Scendendo al centro di Etrusia abbiamo il regno delle Ardennes -praticamente l'unione di Francia, Paesi Bassi e Germania- governato da casa Volscia (quella di Hyperia, il simbolo è l’Hydra dorato) con capitale e luogo della Chiamata Aureus.



A Nord-Est abbiamo il regno di Wroklawia –penso in questo caso che la corrispondenza sia con la Russia- di casa Tiber (quella di Ajax, il cui simbolo è la Viverna rossa) con capitale e luogo della chiamata Vistlow.
Subito sotto troviamo i possedimenti di casa Pentri (il cui simbolo è il Pythos verde), ovvero il regno di Ikraina –a cui corrisponde praticamente Romania, Albania, Bulgaria e compagnia bella- con capitale e luogo della chiamata Khoryv.
Andiamo a Sud-Ovest adesso, oltre il Crotian Sea (ovviamente il Mar Mediterraneo), per incontrare il regno di Khartago -si vedano quindi Algeria, Marocco, Tunisia- di casa Sabel (quella di Lucian, il cui simbolo è il Drake blu) con capitale Antoninus (che è anche il nome del primo Imperatore nominato dal Great Dragon).


Al centro di questa magnifica cartina poi chi ci sarà mai? L’Italia! Ehm, volevo dire, la Penisola Imperiale, che ha come capitale la bellissima Dragonspire (luogo della quarta ed ultima sfida).


Non potrà di certo esservi sfuggito il tempio di Delphos (a capo del quale troviamo i due Sommi Sacerdoti Camilla e Petros)… ebbene sì signori, è arrivato il momento di parlare di magia. Nell’Impero di Etrusia i magosi possono nascere con due tipi di magia, le arti dell’ordine (divise nei tre rami di Stasi, Vincolo e Costruzione) o le vie del caos: chiunque venga scoperto possedere queste ultime abilità però viene torturato malamente e poi ucciso. Questo perché? Perché la casa Oretani del regno di Catalenia, costituita da moltissimi praticanti delle vie del caos, aveva scoperto l’origine di quest’ultimo ed aveva capito quale fosse il segreto della  vita eterna: da questo viaggio verso il cuore del Caos le persone sono poi tornate completamente cambiate e crudeli fino al midollo, del tutto intenzionate a governare l’impero e ad uccidere chiunque non volesse unirsi a loro. Il Great Dragon decise quindi d’intervenire e di aiutare le altre cinque case per confinare tutta la popolazione di Catalenia e di congelarla per l’eternità. Quindi, direte voi, com’è possibile che nella trama abbiamo letto di una ragazza che possiede una “magia oscura”? Perché, come leggerete voi stessi, anche nelle magie più potenti vi è sempre una falla.


Benissimo, dopo quest’infarinatura sulle località che visiteremo durante la lettura e sul sistema magico, mi sembra sia arrivato il momento di elencare i vari riferimenti che ho trovato: partiamo dal più ovvio di tutti, ovvero Game Of Thrones (perché, gente, ci sono i draghi se ancora non si fosse capito e perché ci sono dei personaggi altrettanto memorabili); abbiamo poi La Bussola D’Oro (c’è una pratica bruttissima che si chiama Cut -letteralmente taglio- riservata ai quattro contendenti che non vinceranno la Prova dell’Imperatore.. potete già immaginare cosa sia se avete letto la saga); a seguire troviamo Eragon (quando il legame tra il cavaliere ed il drago è molto forte la vista dei due può diventare la stessa e si compie così il Red), Dragon Trainer (se il personaggio di Vespir non vi ricorda Gambedipesce quando descrive tutti i draghi nel primo film avete dei problemi), Harry Potter e The Breakfast Club.

PERSONAGGI PRINCIPALI:

1)    Emilia Aurun: Emilia è una ragazza a dir poco problematica (forse è proprio per questo che la adoro); ha sempre vissuto con il fratello Alexander senza mai poter uscire di casa -dopo aver scoperto di possedere il potere del Caos ovviamente- ed ha passato praticamente metà della sua esistenza da sola sui libri cercando di capire se esistesse una cura per la sua situazione o un modo per tenere a bada i suoi poteri distruttivi. I genitori la odiano, vorrebbero che non fosse mai nata e l’hanno sempre considerata un peso. Alexander quando era piccolo, certo di venire scelto prima o poi per la Prova, aveva promesso alla sorella che una volta diventato Imperatore avrebbe cambiato la legge per lei ed Emilia, intanto, avrebbe studiato qualsiasi manoscritto possibile che potesse aiutare il fratello a vincere. Ora che però la scelta del Great Dragon è ricaduta sulla ragazza sarà lei a dover affrontare le temibili quattro sfide, rischiando purtroppo di essere scoperta. In questa gara lei non si aspettava certo di ritrovarsi davanti l’unico amico che abbia mai avuto all’infuori del fratello maggiore e del suo drago Chara e sto parlando di Lucian, il bambino che passava tutte le estati con lei fino a quando non è successo “il fatto”.


<<Emilia nestled inside her own head, a poisonous paradise. Her brain was the source of all her pain and delight.>>

2)    Lucian Sabel: Tesoro mio, quanto ha sofferto questo ragazzo. Lucian è il figlio di un lord molto importante nel commercio marittimo di Etrusia. Ha perso la madre quando era molto piccolo (lei combatteva in prima linea con i suoi soldati contro i Wikingar, nei territori del Nord) e si è ritrovato con un padre completamente assente, che ha indossato le vesti grigie del lutto per sei mesi invece che una settimana, che non mangiava e non dormiva. Durante l’estate lui e la sorellina Dido venivano mandati dagli Aurun per vivere un po’ di normalità e spensieratezza. È proprio in quest’occasione che tra Emilia e Lucian si forma un bellissimo legame d’amicizia che però verrà spezzato dai genitori di lei, lasciando i due ragazzi soli al mondo con i loro draghi (a proposito, quello di Lucian si chiama Tyche). Lucian inizierà poi a combattere nella guerra contro i Wikingar e diventerà uno dei generali pluripremiati più giovani di Etrusia. Insieme ai riconoscimenti dell’Imperatore però ci sono anche tutti i sensi di colpa. Nemmeno lui si aspettava di venire scelto dal Great Dragon durante la Chiamata -all’inizio del libro si taglia la sua treccia, Zuko style, per unirsi ai Sacred Brothers e coltivare pomodori nel tempio di Delphos per dirvi- e nemmeno lui si aspettava di trovarsi davanti un volto amico, quello di Emilia (e soprattutto un’Emilia completamente diversa rispetto a quella che ricordava, con i capelli che le fanno da tenda sul viso, la pelle bianchissima e le guance scavate).


<<“You have such potential, Lucian. You could win this on your war record alone—” Lucian sat down hard on the couch. His father knelt beside him. “I committed atrocities. We did.” He glared at his father’s kindly face. “I won’t take pride in that.” Hector sighed. “I will never abandon hope of you, Lucian.” Hope. Even when his father had locked him in a cell, admonished him before the whole camp, that hope had remained. Lucian had been forced to listen to his father’s muffled cries afterward in his tent. Hector couldn’t bear to punish his children, but he would never shirk duty. Not even for their sake.
“And I will never forgive you,” Lucian grunted. He felt raw.
“How dare you?” Dido snapped, but Lucian’s father held up his hand. He smiled. “That doesn’t matter, because I love you, my son.” His father bowed his head, the copper-gold braid of Sabel hair slipping over his shoulder. “No matter how much you hurt me, my love will never change.” Lucian remembered standing in the snow, the world on fire around him. Back then, Hector’s eyes had also been sad and loving.
Lucian gripped his father’s shoulder and whispered in his ear, “You’re the best man I’ve ever known, Father.” He gritted his teeth. “That’s why it hurts that you’re the worst, as well.”>>


3)    Hyperia Volscia: Hyperia è la bad ass bitch di questo libro. Lei è la ragione di ogni mio urlo, di ogni colpo di scena, di ogni risata e di -quasi- ogni lacrima. L’ho adorata dall’inizio alla fine e so che lo farete anche voi. Lei, anche se non vorrei fare paragoni però un po’ mi tocca, è il giusto mix tra Daenerys e Cercei. Lei vuole diventare imperatrice e non si fermerà davanti a niente e nessuno, nonostante le si pareranno davanti non pochi ostacoli, non per ultimo il Great Dragon stesso. Non si può dire che questo personaggio abbia avuto un’infanzia perché non è stato così: ha da sempre vissuto con l’unico obiettivo di diventare imperatrice, i genitori la trattavano come una macchina e non come loro figlia… per esempio la costringevano a mangiare sempre cibi avvelenati per far abituare il suo corpo alle diverse tossine, perché una volta salita al trono la gente avrebbe cercato di ucciderla. Non vi dico altro ragazzi, dovete leggere per capire. Il suo drago Aufidius è stato cresciuto in cattività per renderlo più feroce ed è stato anche maltrattato: per questo non è abituato alla presenza di altre creature alate e non si fa avvicinare da nessuno all’infuori di Hyperia.


<<That is why the Volscia have a right to be proud. We are the reason this great dragon empire stands today. And we have only one rule: when faced with weakness, cut out its heart.”>>

4)    Ajax Tiber: Ajax è quel personaggio che ti fa passare dalla depressione più totale al divertimento e poi di nuovo alla depressione. Lo adoro, perché altro non si può fare con lui. Ricorda tantissimo Murphy di The 100 ma con mire molto più alte della mera sopravvivenza: lui vuole diventare imperatore per dimostrare a tutti i suoi fratelli bastardi (nel vero senso della parola, suo padre è praticamente Walder Frey) quanto valga e vendicare tutte le donne che sono dovute passare per le mani di quel schifoso di genitore uno che si ritrova, in particolare sua madre. Ad accompagnarlo nell’impresa ci sarà Dog, la sua piccola ed affettuosissima viverna. Ha un debole -che non cercherà mai di nascondere- per Hyperia (e come biasimarlo).


<<“Mind telling me who won?” He winced. Talking was too intense right now.
“Lady Hyperia.” As if the day hadn’t gone shitty enough. Groaning, he rolled onto his back and stared at the ceiling. A minute passed.
“You’re still here for some reason.”
“Lady Hyperia…Did you say something to her?”
Vespir sounded hesitant. Though it was agony, Ajax propped himself onto his elbows. “She finally admitted she craves me?” he drawled.
“She suggested we let you die. She said that anyone stupid enough to get poisoned by a basilisk’s gaze is not fit to be emperor.” Vespir frowned. “She also said you lacked honor.”>>


5)    Vespir: Ed eccoci arrivati all’ultima partecipante alla Prova. Vespir è un’eccellente allenatrice di draghi che lavora per la quinta famiglia più importante di Etrusia, i Pentri. È da sempre innamorata dell’unica figlia della coppia, Antonia, la quale le rivela di ricambiare i suoi sentimenti giusto qualche minuto prima della Chiamata. Solo che alla Chiamata non risponderà il suo drago, bensì quello di Vespir, Karina (essendo allenatrice ha il diritto di avere un drago tutto suo anche se non di razza pura; perciò Karina è un po’ più piccola e senza corna). Lei all’inizio non mi piaceva molto come personaggio perché pensava solo a scappare dalla competizione senza voler sapere il perché fosse lì, perché il Great Dragon la volesse tra i cinque prescelti, però poi per fortuna si tira un po’ su d’animo e comincia a diventare più combattiva. Quella che veramente non sopporto io è Antonia (Lexa numero due per quanto mi riguarda) e la chiudo qui sennò mi dilungherei troppo.


<<“That,” the boy said with a grin, “was impressive.” He leapt to the ground and strolled over. “My mistake for overlooking you. I thought you were just a servant.” Vespir frowned.
“I am just a servant.”
“That’s a horrible word, isn’t it? ‘Just’? Cuts you into a small piece, makes you easy to swallow.” Ajax waggled his fingers at Karina, who sniffed with interest. “Nice dragon.” Back to Vespir. “No, you’re not just a servant. You’re a dragon genius.”>>

DRAGHI:

1)    Aspis: L’Aspis (in greco antico letteralmente “scudo”) è un drago dalla tipica forma orientale e viene definito “serpente d’acqua”; adora particolarmente questo elemento ma può anche volare per grandi distanze. L’unico svantaggio che ha è la lunghezza del corpo e la forma a serpente della coda che non gli permette di roteare velocemente in aria. Chara è di color perlaceo/crema.


2)    Drake: Il Drake (significa drago in inglese antico) è molto agile e sveglio, ha un muso triangolare ed un corpo a forma di freccia che gli permette di volare con estrema velocità; l’unica debolezza che ha è che si stanca facilmente. Tyche ha le scaglie nere e blu.


3)    Hydra: L’Hydra non è un mostro mitologico a nove teste, bensì un bestione enorme, con un’apertura alare di quaranta metri, artigli lunghissimi, un fuoco che brucia più di tutti gli altri ed un’intelligenza stupefacente. In pratica il re dei draghi. Aufidius è color oro.


4)    Viverna: La Viverna è la razza più testarda che ci sia tra i draghi, è capace di volare per lunghe distanze ed è molto abile in combattimento. Purtroppo, essendo Ajax uno dei tanti figli di Lord Tiber, è già tanto che abbia ottenuto un drago per sé… quindi Dog non è proprio una viverna così sviluppata, assomiglia molto ad un camaleonte -perché ha gli occhi che si spostano singolarmente e la coda che si arriccia- ed è di color mattone con una spruzzatina di blu.


5)    Pythos: Il Pythos è una drago caratterizzato dal tipico colore verde con due corna e due ali ricurve molto ampie. Karina invece è molto piccola (la misura di un cavallo per intenderci), senza corna e di colore marrone.


GIUDIZIO: Ragazzi che viaggio! Questo libro, diversamente da come ho detto ad inizio recensione, non è solo per i fans di GOT, è per tutti quelli che amano un fantasy fatto bene, per tutti quelli che amano i draghi, per tutti quelli che amano le sfide e le caccie al tesoro. Insomma, vi divertirete un sacco.
Lo stile di scrittura della Cluess è semplice e d’impatto e non si perde più di tanto in chiacchiere per la questione world building, perché le informazioni le possiamo trovare tutte mano a mano che andiamo avanti con la storia (soprattutto nella seconda prova, il Gioco). L’atmosfera di questo romanzo è davvero molto particolare, si passa infatti dagli spietati scontri tra draghi (qui chiamati Dracomachia) a delle scene alla Sherlock Holmes e poi ancora a dei momenti di puro salotto con speculazione sulla vita in generale o sul “che cosa farai quando diventerai imperatore?”… il tutto rigorosamente da ubriachi persi. Ho adorato veramente tanto e anche di più.
Cosa vi servirà sapere nel momento in cui inizierete a leggere questo libro? Beh, per prima cosa la Prova non consiste in quattro sfide dove si deve uccidere i propri avversari a sangue freddo -non sono mica gli Hunger Games questi- ma in quattro sfide completamente diverse tra loro che metteranno alla prova i contendenti sotto ogni punto di vista: la Caccia (ad un grosso “animale”), il Gioco (per dimostrare le proprie doti affini alla politica), la Corsa (una gara per vedere chi è più bravo sul dorso del proprio drago) e la Verità (una sfida mentale dalla quale i contendenti ritornano sempre cambiati; è qui inoltre che il Great Dragon sceglie il nuovo Imperatore). Per ogni sfida c’è un ranking di punteggio; chi vince ovviamente ottiene più punti, però tenete a mente che vengono considerati diversi aspetti durante questo processo, per assegnarne quindi di ulteriori agli altri contendenti; infine ci possono essere delle punizioni -inferte dai sacerdoti stessi o da chi ha il punteggio più alto- per l’ultimo classificato. Una volta che il Great Dragon ha deciso chi sarà il nuovo Imperatore, tutti gli altri partecipanti verranno condannati a morte.
E poi sì, ultima cosa, l’Imperatore non può avere figli (viene proprio sterilizzato per evitare le dinastie).
Il punto fondamentale dove volevo arrivare però sono proprio i personaggi: la Cluess è stata in grado di creare cinque ragazzi fenomenali, tutti con un passato interessante alle spalle; nessuno di loro è un santo, nessuno di loro è totalmente cattivo (personaggi moralmente grigi yey!), la scrittrice è stata in grado di creare per questi cinque eroi un arco narrativo stupendo già solo in queste poche pagine e sono sicura che anche voi vi ci affezionerete tanto quanto ho fatto io. Si vede che la Cluess ha voluto puntare molto sul loro rapporto con la famiglia -il più delle volte praticamente inesistente e ricco di traumi infantili e non- e con la scoperta del loro vero io attraverso le varie sfide della Prova. Non temete però, perché si vengono a creare anche dei legami di vario genere tra i contendenti (anche amorosi sì), i quali però sono sempre sul “chi va là” perché il tradimento può giungere da qualsiasi parte.

<<“Do you have any new theories on what we’re all doing here?”
“I’m currently wavering somewhere between ‘this is all a nightmare’ and inarticulate screaming.”
Lucian chuckled, and Emilia drew a few steps nearer. “Well, let me know when you come up with a way to save us all. I’m counting on you.”
“Oh? So I’ve got to shoulder this burden myself?”
He could see she was smiling. “I wouldn’t trust anybody else. You were always the one with the plan.”
“Yes, but…that was years ago.” The smile disappeared. She ducked her head, and Lucian frowned. “If you ever, well, want to talk—”
“About what?” she said abruptly. “We’re trapped, and only one will survive. Isn’t that correct? Being cordial and, well, chummy would only increase bitterness and, and enmity, wouldn’t it?”
Well. Her feelings weren’t wrong. “I just don’t want us to become…” He searched for the best word. “Worse,” he said at last.
Emilia remained silent for a while. “Some of us are as bad as we can be,” she muttered. Oh, she was right.>>

Bene ragazzi, direi che siamo giunti alla fine di questa recensione. Non vi resta che iniziare a leggere questa meraviglia e… occhio al finale cliffhanger! Baci.
 🌹🌹🌹🌹🌹


P.S. Vi ricordo che oggi è il 19 maggio, giorno dell’uscita de La Ballata dell’Usignolo e del Serpente di Suzanne Collins, il prequel di Hunger Games.













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