giovedì 10 giugno 2021

"La repubblica del drago" by R. F. Kuang (The Poppy War #2)

Buonasera genteee! Come state?

Vi preannuncio che le prossime recensioni del blog usciranno tutte nell'ordine stabilito dal sondaggio fatto su Twitter, perciò eccomi qui, come promesso, con La repubblica del drago della nostra cara Rebecca F. Kuang!
Ovviamente all'interno di questa recensione ci saranno spoiler per tutti quelli che ancora non hanno letto La guerra dei papaveri quindi, se fate parte di questo gruppo di persone: 

1) shame on you, andate subito a comprare questo capolavoro;
2) potete leggere la recensione sclero che ho fatto per il primo libro qui, così vi fate un'idea. 




TRAMAGià tre volte nella sua storia il Nikan ha dovuto combattere per sopravvivere alle sanguinarie Guerre dei papaveri. Il terzo conflitto si è appena spento, ma Rin, guerriera e sciamana, non può dimenticare le atrocità che ha dovuto commettere per salvare il suo popolo. E ora sta scappando, nel tentativo di sfuggire alla dipendenza dall'oppio e agli ordini omicidi della spietata Fenice, la divinità che le ha donato i suoi straordinari poteri.
Solo un desiderio la spinge a vivere: non vuole morire prima di essersi vendicata dell'Imperatrice, che ha tradito la sua patria vendendola ai nemici. E l'unico modo per farlo è allearsi con il signore di Lóng, discendente dell'ultimo Imperatore Drago, che vuole conquistare il Nikan, deporre l'Imperatrice e instaurare una repubblica. Né l'Imperatrice, né il signore di Lóng, però, sono ciò che sembrano. E più Rin va avanti, più si rende conto che per amore del Nikan dovrà usare ancora una volta il potere letale della Fenice. Non c'è niente che Rin non sia disposta a sacrificare per salvare il suo paese, e ottenere la sua vendetta. Così si getta di nuovo nella lotta. Perché in fondo lottare è ciò che sa fare meglio.
Allora...


Dove eravamo rimasti? Ah già. Jiang rinchiuso a Chuluu Korikh. Nezha sfigurato dal gas della Federazione e dato per morto. Altan crepato. Rin che ha invocato la Fenice per compiere un omicidio di massa e vincere così la Terza Guerra dei Papaveri.



Quite literally.
La Repubblica del Drago deve il suo nome principalmente al nuovo stupendo (perché lo sono tutti, dal primo all'ultimo) e complesso personaggio che viene introdotto all'interno della storia e anche al suo sogno utopistico per il Nikan, per l'appunto, quello di fondare una Repubblica e sradicare l'impero della maledetta Vipera, Su Daji. Di chi sto parlando? Ma ovviamente di lui, del DILF dell'anno, Yin Vaisra. 



Ma forse sto correndo troppo, facciamo un passo indietro.
Dopo la morte di Altan, Rin è diventata la comandante dei Cike -con sincero disappunto di Chaghan- e, tra l'abuso di oppio per far fronte ai suoi incubi ed alla voce della Fenice sempre più assetata di sangue, la ragazza si è ritrovata a collaborare con *inhales* la strega dal cuore di pietra, la vedova menzognera, la spietata sovrana di Ankkhiluun, la comandante dei Gigli Neri e regina dei pirati Moag.
L'accordo tra le due prevedeva che i Cike compiessero degli omicidi "strategici" per facilitare le attività illecite di Moag ed in cambio lei avrebbe offerto alla banda i mezzi per realizzare la loro vendetta per la morte di Altan, ovvero uccidere l'imperatrice. 
Purtroppo il patto tra le due salta, ora non sto a dirvi i perché o i percome, ma vi basti sapere che ancora una volta la nostra povera Rin verrà tradita e si ritroverà nuovamente senza vie di fuga quando una misteriosa nave attaccherà lei ed i suoi amici. 
In tutto ciò, nello scorso libro alla fine della guerra, se ben vi ricordate, abbiamo un Kitay completamente stravolto dagli avvenimenti e scioccato dall'azione estrema compiuta dalla sua migliore amica... ora, come pensiate che si sia sentito durante tutti questi mesi la povera creatura? Credetemi che dire "di merda" sarebbe un eufemismo. Uno dei temi centrali di questa saga è, come sempre, lo sviluppo dei personaggi dal punto di vista psicologico: quello che hanno visto, quello che hanno provato, quello che hanno dovuto sopportare... si vive tutto con loro e tramite la scrittura della Kuang tu, caro lettore, riesci ad entrare completamente nella storia o persino nel personaggio... davvero, non so come faccia questa ragazza a scrivere in maniera così cruda e reale ma spero che continui così -anche nei prossimi libri che scriverà- perché non credo che ne avrò mai abbastanza.


Dicevamo, di chi sarà mai l'olandese volan- *ehm ehm* il vascello misterioso che attacca la bagnarola dei nostri amici? Ma ovviamente del nostro caro E PER NIENTE MORTO Nezha!
Quanti urli e quanti scleri durante quella scena, non avete idea. Cioè, in realtà, credo che un po' ce l'abbiate dopo aver letto il primo libro, ma stavolta sappiate che siamo su tutto un altro livello con questi due, abbiamo toccato delle vette altissime di slowburn romance, Angst pura e delirio totale. Quanto li amo, quanto. 


Tornando a noi comunque, i Cike e Rin vengono reclutati dal padre di Nezha per compiere il colpo di stato definitivo (ti piace vincere facile con gli sciamani?) e salutare una volta per tutte il vecchio sistema imperiale instaurando la repubblica, esattamente come hanno fatto gli Esperiani. E voi qui vi starete sicuramente chiedendo... come mai tutta questa voglia improvvisa di cambiamento, quando l'unica costante del Nikan, come ci ha sempre detto Rin, è lo stato di guerra perenne e l'assoggettamento all'impero? HEHE. Secondo me avete appena fatto due più due ed avete già capito dove sto andando a parare. ESATTO! Mi sento tipo Dora l'esploratrice in questo momento ma, dettagli, andiamo avanti: il fatto è che Vaisra si è alleato con gli Esperiani da ormai da mooolto tempo e scopriamo pure che Nezha ha sempre saputo della volontà del padre di mandare Su Daji all'altro mondo, quindi potete ben immaginare la contentezza del ragazzo nel momento in cui ha visto che Rin si è unita alla causa del padre.


Rin, dal canto suo, non si è mai curata moltissimo della politica e mai lo farà; lei nel momento in cui ha trovato una figura che potesse sostituire Altan si è subito arresa. E quella persona è, ebbene sì, Vaisra. Lui è diventato per lei una sorta di guida, un modo per scaricare le proprie responsabilità di comandante cosicché, se mai qualcuno ci avesse rimesso le penne, non sarebbe stata più colpa sua... perché la verità è che Rin in questo libro si dà la colpa della morte di Altan, il suo spettro la perseguita e lei non ce la fa davvero più poverina. È completamente persa, in balìa della volontà della Fenice. Fino a quando non succede il patatrac al Palazzo d'Autunno. Fino a quando il colpo di stato fallisce... e Rin non può più invocare la sua dea. Ed è lì che la vera forza di questa ragazza si farà vedere. Ormai sapete quanto io ami Rin, pregi e difetti compresi. Qui l'ho adorata proprio e riconfermo quanto detto nell'altra mia recensione, tutti quanti i personaggi creati dalla Kuang, ma in particolare Kitay, Nezha e Rin sono VERI. Sono talmente scritti bene che li puoi toccare, perché è come se fossero seduti accanto a te intanto che leggi il libro.
E direi che come introduzione su quello che poi andrete a leggere in questo libro basta ed avanza, no? 



<<La gente tenterà di usarti o di distruggerti. Se vuoi vivere, devi scegliere da che parte stare. Quindi, non sottrarti alla guerra, bambina mia. Non rifuggire dalla sofferenza. Se senti delle grida, corri in quella direzione.>>



GIUDIZIO: La Repubblica Del Drago mi ha stupito davvero molto. Non credevo di poter amare un libro a tal punto dopo aver letto il precedente capitolo della storia di Rin e non credevo, allo stesso modo, di potermi affezionare così tanto ad una saga dopo Throne Of Glass, che sapete essere la mia preferita in assoluto. 
In questo libro, dal punto di vista dell'ambientazione, si sono aggiunti un sacco di elementi steampunk che renderanno gli appassionati del genere molto felici ma anche tantissimi riferimenti ad ATLAS e, nello specifico, a Zuko e Katara. Io non vi dico le volte che ho pianto leggendo questo libro perché poi -veramente- solo a pensarci parto di nuovo, ok? Bon. 
Detto ciò, oltre allo sviluppo dal punto di vista psicologico e caratteriale dei personaggi, l'autrice ha toccato altre due tematiche molto importanti: il razzismo e la religione. Senza fare molti giri di parole, le metafore utilizzate dalla Kuang erano veramente molto chiare, crude e spietate. Tramite un romanzo fantasy lei riesce a metterti di fronte a dei temi attuali di grande rilevanza, quali lo stupro, l'aborto, l'abuso di droghe, gli esperimenti sugli esseri viventi o, se vogliamo vedere anche temi passati, il ruolo molto discutibile della Compagnia Grigia con la loro "crociata di conversione" del popolo del Nikan: insomma, c'è di tutto e di più, basta solamente cogliere i vari segnali durante la lettura.


Come se non fosse abbastanza, ora dovrei pure dirvi due cose sulle varie relazioni all'interno di questa saga... e solo a pensarci vorrei darmi una padellata in testa come Rapunzel. Vi basti sapere che non penso rivedremo più i nostri "bambini" tutti insieme e soprattutto così felici come li abbiamo visti in questo libro, ecco. 
Rin e Kitay mi hanno fatto stare davvero male all'inizio del libro ma, per fortuna, nonostante i vari traumi subiti, entrambi sono riusciti a ricucire il loro rapporto e a rafforzarlo ancora di più. La loro è una delle amicizie più belle di cui abbia mai letto, davvero. E poi Kitay in questo libro mi ha fatto impazzire, è cambiato un sacco perché non è più il bimbo dolce dell'accademia di Sinegard, oh no, è diventato molto più cinico e con un dark humour invidiabile. 
I Cike sono bellissimi, fantastici, perfetti, li amo tutti dal primo all'ultimo -ma Ramsa un po' di più. Ed infine dobbiamo parlare dei Rinezha, giusto? A parte il fatto che già prima vi sarete fatti un'idea con quelle due righe che ho scritto a riguardo ma comunque... here we go. IO PENSO DI AVER LETTO UNA FAN FICTION ONESTAMENTE. UNA DI QUELLE SLOWBURN INTENSE MULAN-STYLE CON I POTERI ALLA REVERSE ZUTARA PER INTENDERCI. E AGGIUNGIAMOCI PURE LE DADDY ISSUES PER IL NOSTRO BAD BOY DI TURNO.


<<"Ciao" disse Rin.
Nezha si fermò di fronte a Rin, sbattendo veloce le palpebre quasi non credesse ai suoi occhi. Le braccia gli penzolavano goffe lungo i fianchi, leggermente sollevate, come se non sapesse cosa farsene. 
"Posso?" domandò.
Rin tese le braccia verso di lui. Lui la attirò a sé così forte che Rin si irrigidì d'istinto. Poi si rilassò, perché l'abbraccio di Nezha era caldo e forte. Si sentiva tanto bene, aveva solo voglia di affondare la faccia nella tunica di Nezha e restare lì per un tempo indefinito.
"Non posso crederci" le sussurrò Nezha all'orecchio. "Eravamo sicuri che..."
Rin premette la fronte contro il suo petto. "Anch'io."
Era un fiume di lacrime in piena. L'abbraccio fu molto più lungo del dovuto, ma alla fine Nezha la lasciò andare senza toglierle le braccia dalle spalle.>> 


Mi mancano davvero le parole. Il problema è che poi questo si rivelerà essere uno sfogo a metà, perché non vi posso spoilerare nulla.
Insomma, a fine lettura le uniche due cose che volevo fare erano piangere e piangere ancora di più. Cos'altro posso dirvi se non LEGGETE QUESTA SAGA PER FAVORE?? Ho bisogno di sclerare con più gente possibile... e vi ricordo che sono anche stati acquistati i diritti per fare la serie TV.
Vi giuro, non vedo l'ora che esca The Burning God (e spero con tutta me stessa che all'interno venga inserito anche il pezzo del POV di Nezha The Drawning Faith), hopefully prima del 2022. Vi lascio con il voto e ci rivediamo per la recensione di Realm Breaker!

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