lunedì 30 marzo 2020

"Aurora Rising" by Jay Kristoff & Amie Kaufman (AURORA CYCLE_01)

Ciao a tutti! Oggi vi parlerò di Aurora Rising, il primo libro della nuovissima saga scritta da Jay ed Amie! Dopo la fine della trilogia Illuminae files (di cui ho fatto tutte le recensioni e, se vi va, quella del primo libro la potete leggere qui) non vedevo l'ora di mettere le mani su questa sorta di spin-off spaziale creato da quei due geni nominati sopra: stavolta non abbiamo documenti e filmati da esaminare, è vero, però ci è stata regalata un squadra di personaggi a dir poco fenomenale che sicuramente ci porteremo nel cuore per molto tempo!


TRAMAAnno 2380: ai cadetti dell'ultimo anno dell'Accademia Aurora sta per essere affidata la prima vera missione. Tyler Jones sa che, proprio perché è il migliore del suo anno, potrà reclutare la squadra dei suoi sogni. Peccato che, a causa del suo comportamento sconsiderato, come punizione gli vengano assegnati d'ufficio i cadetti scartati da tutti gli altri capisquadra, quelli con cui nessuno vorrebbe mai lavorare. Proprio lui, l'allievo più talentuoso dell'Accademia sarà al comando di una vera e propria banda di disperati: una diplomatica, cintura nera di sarcasmo, una scienziata sociopatica con la tendenza a sparare ai suoi compagni, uno smanettone geniale e dall'ironia pungente, un guerriero alieno con seri problemi di gestione della rabbia, una pilota abilissima con un leggerissimo debole per Tyler. Ma non è nemmeno questo il suo problema principale. Infatti, solo dopo aver risvegliato da un sonno lungo duecento anni la misteriosa Aurora Jie-Lin O'Malley, Ty scopre che proprio lei potrebbe innescare una guerra rimasta a lungo sopita e che, ironicamente, proprio la sua squadra di disperati potrebbe essere l'ultima speranza di salvezza per l'intera galassia. Comunque: niente panico!


AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: Quando, nel lontano 2018, J.K. ci aveva avvisato dell'uscita di questa nuova saga (a detta sua i libri saranno ALMENO tre, vuol dire che potrebbe essere anche più lunga di così!) su Goodreads aveva utilizzato giusto un paio di gifs che potessero rendere l'idea rispetto a che cosa saremmo dovuti andare incontro. Bene, queste ultime corrispondono anche alla maggior parte dei riferimenti possibili trovati dalla sottoscritta e, cioè, The Breakfast Club, Guardiani Della Galassia, Star Wars, Star Treck, LOTR, GOT, Indiana Jones... a cui io personalmente aggiungo Voltron, Brooklyn 99, TOG & ACOTAR, Six Of Crows, Thor: The Dark World e Captain Marvel.
E per quanto riguarda l'ambientazione che si fa? Beh, per quella per fortuna basta dire poco (anche perché il worldbuilding realizzato dai due scrittori è praticamente perfetto): siamo nel 2380, nello spazio. Come ci è arrivato l'uomo ad abitare quassù?
Così:



A parte gli scherzi adesso, sul serio, le navi utilizzano una tecnologia molto simile a quella di SW, con veri e propri salti da una piega all'altra dello spazio. Quando leggerete capirete sicuramente che cosa intendo, però vi anticipo già che il viaggio tra una piega e l'altra è praticamente privo di luci -tutto diventa bianco e nero come se fossimo in un film degli anni cinquanta- ed è molto pericoloso per tutti gli over 25 (effetti collaterali molteplici).


Ed ecco a voi la Squadra 312, ready or not here they come!





TYLER JONES: Lui è il Ragazzo d'Oro dell'Accademia Aurora, il miglior Alfa (cioè comandante, ma non preoccupatevi, mano a mano che svelerò i protagonisti del libro vi dirò i vari ruoli per cui ci si addestra all'Accademia) che una squadra possa desiderare. Il libro inizia esattamente con il nostro Tyler intento a portare in salvo Aurora dalla Hadfield, una nave rimasta intrappolata all'interno della Piega (vi ricorda niente Shadow And Bone fans?) e data per dispersa da oltre duecento anni, che adesso si ritrova in mezzo ad una tempesta intergalattica. Aurora è l'unica sopravvissuta tra tutte le anime presenti su una delle tante navi che lasciarono la Terra molto tempo fa per colonizzare nuovi pianeti della Galassia e Tyler, tra saltare la Selezione della sua prima squadra e salvare la ragazza senza tempo, non ha esitato un secondo ed ha optato per la seconda opzione.
Proprio per questo motivo Tyler mi ricorda moltissimo Captain America, coraggioso, sempre pronto ad aiutare gli altri, perfetto quasi in tutto... dico quasi perché, anche lui come il nostro caro Steve Rogers, con le ragazze non ci sa proprio fare! Come personaggio devo dire che mi è piaciuto tanto, non ha spiccato sugli altri in qualche modo particolare, questo è vero, però siamo solamente al primo libro! 




<<Secondo l'antica mitologia terrestre, Aurora era la dea dell'alba e annunciava l'arrivo della luce del giorno, la fine della notte. Qualcuno all'epoca diede il suo nome ad una stella, e la stella a sua volta diede il nome all'Accademia che ora le orbita attorno e alla Legione a cui io ho dedicato la mia vita.
Abito qui da cinque anni. Mi sono arruolato il giorno in cui ho compiuto tredici anni, con la mia gemella accanto. Il reclutatore della stazione New Gettysburg si ricordava di nostro padre. Ci ha detto che gli dispiaceva. Ha promesso che gliel'avremmo fatta pagare, a quei bastardi. Che il sacrificio di nostro papà -il sacrificio di tutti i nostri soldati- non sarebbe stato vano.
Mi domando se ci credo ancora.>>


SCARLETT JONES: Scarlett è un'esplosione di vita, è davvero un personaggio molto divertente ed astuto, non per niente infatti lei è il Volto della squadra, cioè la diplomatica. Come avrete notato dal cognome, lei è la sorella di Tyler... ma non solo, è la gemella! Come sempre, quando si tratta di questi particolari legami famigliari, abbiamo una speciale connessione che scorre tra fratelli -per la quale basta un cenno con il mento o un'alzata di sopracciglio per intendersi- però dobbiamo sempre tenere a mente che i due caratterialmente non potrebbero essere più diversi tra loro. 




<<"La legione ha obiettivi seri. Là fuori c'è gente che ha bisogno del nostro aiuto, e stando qua a compatirci non aiutiamo nessuno. In squadra ho pur sempre il pilota più dotato della Legione." Rivolge a Cat un sorriso condito con doppia dose di fossette. "È comunque un inizio, no?"
Cat accenna un inchino. "Un cazzutissimo inizio, oserei dire."
Ty ammicca nella mia direzione. "E il mio diplomatico non è del tutto incompetente."
"Rispetta gli anziani, fratello."
"Hai tre minuti più di me, Scarlett."
"Tre minuti e trentasette punto quattro secondi, Pulce."
"Sai che non ti sopporto quando mi chiami così."
"E secondo te perché lo faccio?">>


CATHERINE BRANNOCK: Cat è la migliore amica di Scarlett e Tyler fin dall'asilo (anche se per quest'ultimo lei ha sempre provato qualcosa di più, solo che quell'altro è un testone che ha bisogno di una padellata in testa in pieno stile Rapunzel per svegliarsi dal coma sentimentale in cui si ritrova -prendete questa frase come una metafora di quello che succederà nel libro-), è molto sveglia ed agile, gode di ottimi riflessi ed è ovviamente l'Asso della squadra, cioè il pilota. Cat è una versa badass girl, una che non perde mai l'occasione di dire quello che pensa anche se non sarebbe proprio il momento migliore oppure quel qualcosa vada contro tutto il pensiero comune; il mio rapporto con questo personaggio ha avuto degli alti e bassi durante tutta la lettura e sinceramente anche adesso, a libro finito (e soprattutto dopo tutto quello che è successo), non è che mi stia ancora simpatica al 100%. Sarà brutale ma è così ragazzi, mi dispiace.



<<"Io non mi sono addestrata per queste cazzate."
"Saranno sessanta minuti al massimo" insiste Scar. "Tu rilassati. Sciogliti i capelli."
Cat si indica l'acconciatura.
"I miei capelli non si sciolgono"
Scar mi guarda, quindi mi stacco dalla parete e avvicino il mio Asso con notevole cautela. "Cat, so che non è la tua missione ideale. Ma ci servono informazioni."
"Il modo migliore per poter osservare l'interno della nave di Bianchi è attraverso il sistema video" concorda Finian.
"Ah, adesso ci fidiamo dello zuccone che ha irraggiato i laboratori di propulsione dell'Accademia" dice Cat, esasperata. "Bello schifo."
"Fidati di me, so quello che sto dicendo."
"Bene, allora vacci tu all'appuntamento a quattro, Finian" ringhia Cat.
Fin si copre le guance con le mani fingendosi terrorizzato. "Ma... non ho niente da mettermi!">>


ZILA MADRAN: Zila è il personaggio di cui posso parlare di meno, probabilmente per colpa della sua incapacità di rapportarsi con le persone non sono riuscita ad inquadrarla come avrei voluto. So solo che questa ragazza si comporta praticamente come un robot, è molto pragmatica ed ha la capacità di risolvere qualsiasi problema anche in situazioni di pericolo imminente. Zila deve aver sofferto molto da piccola secondo me e, forse, è proprio per questo che non riesce ad aprirsi ed interagire come una persona normale. Lei fa parte della divisione scientifica ed è una Cervellona.



<<"È una psicopatica" dichiara Tyler.
"Tecnicamente è più una sociopatica" ribatto.
"Guarda queste azioni disciplinari, Scarlett."
"Uhm, le ho lette mentre ti preparavo il materiale, grazie per averlo notato."
(...)
"A quanto pare il cadetto Madran ha rinchiuso due compagni di stanza e li ha esposti al virus Itreya per poter testare un siero di sua invenzione."
"Be', ha funzionato" osservo. "Non sono diventati ciechi."

"Ha sparato alla sua compagna di stanza con una pistola disgregatrice."

"In modalità stordimento."

"Ripetutamente."
"Forse non stordiva bene?" prova a suggerire Cat.
"Tu quoque, Brannock?" ribatte Tyler.>>


FINIAN DE KARRAN DE SEEL: Finiaaaan! Il mio tesoro. È sicuramente il mio personaggio maschile preferito dopo Kal, è un super spiritoso betraskano (una razza aliena che vive sotto terra, ha la pelle completamente bianca e gli occhi completamente neri), icona bi del romanzo, costretto ad indossare un esoscheletro per colpa di una malattia che da piccolo gli danneggiò il sistema muscolare. Finian è lo Smanettone della squadra, se avete qualcosa di rotto state sicuri che lui potrà aggiustarvela... ma è anche un po' il combina guai del gruppo: sì, devo ancora capire come mai l'accoppiata di queste due caratteristiche stia in piedi così alla perfezione lo stesso. 

Io personalmente lo shippo con Scarlett a livelli cosmici proprio, non vedo l'ora di leggere più scene tra loro due perché so che il mio sesto senso non sbaglia mai.



<<(...) "Quando ci siamo uniti alla Legione ho fatto un giuramento, quello di aiutare i deboli. Di difendere gli indifesi. E se i..."
"Ehm, signore?" interviene Finian de Seel. "Forse abbiamo un problema."
"A parte te che interrompi? Perché lo stavo provando a mente da un'ora, e sarebbe stato fantastico."
"E non so dire quanto mi dispiace, signore, ma ho riportato online gli scanner come promesso. Ricorda quando la legionaria Madran e il suo cervello ci hanno detto che le probabilità che gli Indomiti ci trovassero qui per caso erano ottomila a uno?"
"Ottomilasettecentoventicinque" lo corregge Zila Madran. "Indicativamente."
"Okay, allora forse 'indicativamente' ha un significato diverso su Terra, perché c'è un incrociatore militare syldrathi è appena sbucato fuori dalla Piega. Armato fino ai denti. Classe Spettro. Batte la bandiera degli Indomiti. E sta venendo verso di noi."
(...)
"Uhm, ecco una domanda che non c'entra niente" dice Scarlett Jones. "Ma per caso qualcuno si è portato un paio di mutande di scorta?"
"Sì" risponde il nostro Smanettone. "Ma credo serviranno a me.">>


KALIIS IDRABAN GILWRAETH: Come si può creare il mix perfetto tra Legolas e Daenerys Targaryen? Probabilmente questa è stata la domanda che a monte si sono posti Jay ed Amie quando si sono messi ad inventare questa antichissima razza aliena -i syldrathi, divisi in congreghe- ed in particolare il personaggio di Kal; l'elfo spaziale in questione ricorda moltissimo quello della saga di LOTR -ed è effettivamente il nome che Auri gli assegna prima di sapere come si chiami- perché è molto coraggioso, estremamente orgoglioso e facilmente irritabile ma, allo stesso tempo, è anche un povero cucciolo sperduto che ha bisogno di un gruppo di persone che gli stiano accanto come una vera famiglia. Rispolverate poi i romanzi della Maas, se volete un mio parere, ne vedrete delle belle.

Per fortuna comunque che Ty quel giorno si è ritrovato nel bel mezzo della tempesta per salvare Aurora invece di essere alla Selezione, altrimenti si sarebbe perso il miglior Carrarmato (specialista del combattimento) che si possa desiderare di avere nella propria squadra. Un'ultimissima cosa (a parte l'evidente caduta verso il baratro delle ship una volta che avrete letto alcune scene del libro), Kal in fronte ha un simbolo di riconoscimento che purtroppo lo associa allo schieramento sbagliato di una guerra intergalattica che dura ormai da moltissimo tempo. 



<<"Questo aggancia l'obiettivo" spiega, indicando. "Questo spara. Nel caso improbabile che tu colpisca davvero qualcuno, colpiscilo due volte, per sicurezza."
"Grazie" rispondo. "Però ho imparato a usare una pistola da segnalazione mentre facevo l'addestramento coloniale. So come si spara, Legolas."
Mi guarda stupito. "Mi chiamo Kal, umana. Chi è questo Legolas di cui parli?"
Alzo gli occhi al cielo e replico sottovoce: "Ogni tanto leggiti un libro, presuntuoso figlio di un...">>


AURORA JIE-LIN O'MALLEY: Anche se il libro viene raccontato dal punto di vista di tutti i componenti della squadra, non si può certo negare che la protagonista indiscussa sia proprio lei, questa ragazza di 220 anni con i capelli neri ed una ciocca bianca in stile Anna di Frozen misto a Crudelia Demon. Aurora ha origini asiatiche ed ha sempre vissuto con la madre e la sorellina... aveva però fatto domanda per lavorare nel pianeta in cui suo padre era andato a vivere -si scoprirà poi con la nuova fidanzata- ed ecco il motivo per il quale si ritrovò sulla nave che l'ha portata a dormire per tutto quel tempo. E ad avere potere mai visti prima tra gli umani (in realtà sarà più posseduta da qualche alieno creatore dell'Universo ma sono dettagli che lascio scoprire a voi, miei diletti!)
Aurora si risveglierà sperduta, impaurita, con i poteri di cui sopra -e con la visione del culo più bello della Galassia al vento, cioè quello di Tyler, ve l'ho detto io, Captain America vibes dappertutto)- e senza conoscere nessuno. Per fortuna che poi durante la sua permanenza nella cella di contenimento in cui l'avevano relegata il buon samaritano si è pensato di farle visita (e di portarle anche il suo "cellulare" come regalo di compleanno, tesoro bello). 
Auri, come vuole farsi chiamare lei, non è un personaggio semplice da interpretare: si vede che è un'eroina molto simile ad altre che conosciamo ma allo stesso tempo è completamente un mistero. Io personalmente non ho inquadrato molto il suo carattere, forse il tutto è dovuto al fatto che la sua preoccupazione maggiore fosse quella di "non morire", però resta il fatto che nel prossimo libro vorrei qualche approfondimento in più dal punto di vista sentimentale (anche perché, dai, non mentiamoci, la ship con Kal è davvero davvero bella).



<<"Quindi se gli esseri umani possono andare dovunque, adesso dove siamo?
"Questa fa ridere in effetti" dice, tornando a mordicchiarsi il labbro.
"In che senso?"
"Hai mai sentito parlare di un sistema stellare chiamato Aurora?"
Lo guardo. "Mi prendi in giro?"
"Stiamo orbitando attorno a Gamma Aurorae, la terza stella dell'ammasso" mi dice allargando le braccia come per comprendere la stazione che ci circonda. "Aurora O' Malley, benvenuta all'Accademia Aurora, struttura di addestramento della Legione Aurora."
"... Ho una legione, ora?"
(...)
"Sono stata in sedici scuole diverse" aggiungo. "C'era sempre un'altra, in classe, che si chiamava Aurora come me. Adesso devo condividere il nome con una stella?"
"E pure con un'accademia spaziale."
(...)
"Mia madre avrebbe detto che era destino."
"Il Creatore ha vegliato su di te" concorda Ty.>>


GIUDIZIO: Ok, non giriamoci tanto intorno perché so di non essere l'unica che ha fatto questa comparazione: questo libro non è come la saga The Illuminae Files. Ci sono dei momenti o degli oggetti che la ricordano (si veda Magellan per esempio -il dispositivo che Ty regala ad Auri che parla come se fosse una persona) è vero, ma TIF aveva quel qualcosa in più che ti ammaliava durante la lettura, che ti faceva saltare dalla sedia/divano/letto, che ti teneva con il fiato sospeso e ti faceva spaventare a morte o ridere a crepapelle. AR non è così, qui c'è tantissima azione, ci sono tantissime risate ma non c'è quel qualcosa in più.



I POVs multipli forse sono stati il primo ostacolo che non mi ha permesso di legarmi come avrei voluto con tutti i personaggi ma, essendo questo il primo libro, non ho dato più di tanto peso a questo problema (siamo abituati noi di GOT)... basta che l'andazzo "agisco ma non penso prima di fare le cose" non continui a perpetrarsi, perché altrimenti sì che ricadiamo in una copia di Guardiani Della Galassia. E che cavolo.
Piccolo difetto di struttura del libro a parte e di scelte discutibili sulla gestione di alcune situazioni, il libro è molto scorrevole e v'intratterrà a dovere, ne sono certa.



La trama si evolve in modo abbastanza lento, sinceramente la parte che più mi ha coinvolto è stata quando i nostri eroi si sono rifugiati sulla Sempiternitas, La Nave Del Mondo (e base dei pirati intergalattici), per trovare l'oggetto misterioso che potrebbe far comprendere ad Aurora cosa sia diventata e quale sia l'origine dei suoi poteri (ma poi... era veramente necessario chiamarlo Il Collezionista il tipo? Mmmm cit. Geralt) e perché il Governo voglia farla fuori esattamente come è successo a tutto l'equipaggio della nave diretta alla fantomatica Colonia Octavia che, tra l'altro, non esiste in nessun database spaziale.
E il finale? Il finale è molto aperto -per fortuna- ma anche abbastanza tragico se volete la mia opinione perciò, se maggio non si spiccia ad arrivare, probabilmente impazzirò. Perché, per quanto ci possano essere delle somiglianze con alcune cose già viste, questo è pane per i miei denti ed io sono affamata.




<<"Ke'tma indayōna be'trai". Significa "Non cammini da solo quando cammini sul tuo vero sentiero.>>


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