Quando arriva l'estate non sentite anche voi il bisogno impellente di leggere di più, anche se in teoria non potreste farlo perché dovete studiare per gli esami? E infatti eccomi qua, al grido di CHISSENEFREGA che vi presento -in anteprima- uno degli ultimi romanzi usciti di R.S. Grey: Make Me Bad.
Il nome di questa donna vi ha fatto accendere una lampadina in testa? Vorrei ben vedere, perché la signorina in questione è l'autrice di tre dei miei sport romance preferiti di sempre (uno dei quali è stato pure pubblicato in Italia) e sto parlando di Scoring Wilder (in Italiano è Il mio migliore sbaglio), The Summer Games: Settling The Score & Out Of Bounds (in qualche modo tutti collegati tra loro per personaggi ed ambientazione). Cliccate qui per leggere la recensione/anteprima dei primi due libri (calcio e nuoto) e qui per il terzo (ginnastica artistica).
P.S.Se non li conoscete, vi prego, date loro uno sguardo il prima possibile... e poi, quale momento migliore per leggere dei libri che parlano di calcio femminile se non con i Mondiali in corso?! A proposito, faccio ancora tanti complimenti alle nostre Azzurre, sono state fenomenali su quel campo!💙
TORNANDO A NOI! La storia di cui vi vado a parlare oggi non è uno sport romance ma una commedia romantica che ricalca un po' la falsa riga degli altri romanzi della Grey già letti in passato come The allure of Julian Lefray oppure The allure of Dean Harper (duologia The Allure che ho letto prima dell'apertura del blog, quindi mi scuso se non ho la recensione di questi due): lacrime di gioia e risate assicurate!
Vi consiglio ovviamente di leggere anche questi perché sono fenomenali (per chi è alle prime armi con l'inglese poi vanno benissimo, perché quello che viene utilizzato dalla Grey è un linguaggio molto colloquiale... visto che mi chiedete sempre su Goodreads da dove partire, ecco qua, fatelo con questi libri e poi passate alla Bardugo o alla Maas senza disperarvi); dal canto mio vedrò di recuperare il prima possibile anche quelli usciti l'anno scorso!
TRAMA (tradotta da me): Mi era stato intimato un ordine: stai lontana da Ben Rosenberg. Come "re" residente di Clifton Cove pensa di avere diritto a qualsiasi persona e cosa. Il guaio è che ho passato la mia intera vita a seguire le regole e a giocare su un terreno sicuro. So che cosa significa essere una brava ragazza. Sono la figlia del capo della polizia e una bibliotecaria -per bambini adorabili, nientemeno. Il mio guardaroba consiste in prendisole colorati e jeans larghi. Potrei avere anche un post-it appiccicato sulla fronte che dice: Già, lei è vergine. Una notte intera con un bel pezzo d'uomo immaginario è quanto di più eccitante la mia vita possa offrire, finché un giorno, il destino non ha deciso che gli facevo pena e mi ha scaraventato direttamente sulla strada di Mr. Off-Limits stesso. Oof. Come sospettavo, ogni millimetro di lui promette di essere la mia fine.
Da vicino è alto, minaccioso, pericolosamente bello -il tipo d'uomo che non ha mai passato un solo momento a preoccuparsi delle opinioni degli altri. Una ragazza ben educata farebbe come le è stato detto e lo eviterebbe ad ogni costo, ma io sono in ritardo con un po' di ribellione. Basta venerdì sera spaparanzata sul divano nel mio più comodo pigiama. Basta desiderare di avere il coraggio di comportarmi male. Tutti pensano che Ben mi rovinerà. Pensano che mi masticherà e mi sputerà fuori. Beh, Ben... fatti avanti. Tentami. Fammi diventare cattiva.
AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: Se cercate Clifton Cove su Google Maps vi verranno fuori quattro risultati sbagliati perché nessuno dei tre si trova minimamente vicino all'oceano. Questo è certamente il caso di una cittadina immaginaria -ma con un nome reale- molto simile ad una esistente e fin troppo famosa per fingere che "appartenga" ad una sola famiglia, nel nostro caso i Rosenberg. Per me è in Florida comunque, ve la butto lì. Anyway, mare/sole/feste a parte, che noi universitari vediamo col binocolo durante la sessione, questo libro mi ha portato alla mente solamente un riferimento: Grease. Ma stavolta ci sarà una Sandy disposta a fare di tutto per diventare una bad girl fin da subito... ed ecco che entra in scena Danny Zuko.
MADISON HART: La nostra protagonista (il cui POV non è l'unico che leggerete all'interno della storia, siano lodate le scrittrici che sanno quello che fanno quando scrivono una storia d'amore!) è la figlia del capo della polizia e non ha mai trasgredito una regola in vita sua. Vive col padre ed il fratello in una casa della zona "rossa" -ribattezzata così dalla sottoscritta-, ovvero quella non frequentata dalla gente benestante di Clifton Cove (cui i Rosenberg fanno parte). Non è che ci sia in corso una faida Montecchi /Capuleti eh, è che semplicemente la gente più povera -perennemente incazzata e scontenta della propria vita- ce l'ha su con quella più ricca.
La storia parte con Madison che soffia sulle candeline (o meglio la candelina, ma era più poetico lasciare il plurale) della sua torta di compleanno ed esprime il desiderio di avere una vita più eccitante. BRILLANTINI E BAM SI RITROVA TRENTENNE? NO. Quello è un altro film. Lei viene aggredita da un malvivente intanto che sta camminando verso casa. Partiamo benissimo, vero?
Direi di sì, anche perché, chi è che si aggira da quelle parti proprio in quel momento? Il nostro Ben! Quando si dice la fortuna... dopo il salvataggio -ovviamente- tra i due scatta subito la scintilla: lui non l'ha mai vista in vita sua -è più piccola di sei anni ed ha frequentato altre scuole- e lei lo considera un reale d'Inghilterra -o un dio sceso in terra, dipende dal momento; la capisco però, questo qui è veramente illegale-, quale momento migliore per conoscersi meglio se non questo? Appunto, non questo! Perché, appena si avvicinano a casa di Madison, ecco che sul portico compare il padre super incazzato, con uno sguardo che farebbe impallidire anche un Estraneo, il quale intima -non gentilmente mi pare ovvio- al nostro Ben di stare lontano da sua figlia. Quale migliore cliché per attirare ancora di più un un uomo verso una donna? I don't know, you tell me.
Insomma, sembra quasi che i due non possano mai più rivedersi... se non fosse che il caro Ben dovrà scontare un po' di ore di servizio comunitario alla libreria pubblica... proprio dove lavora Maddie! Ed è esattamente da qui che si capirà il senso del titolo del libro.
Allego immagine della nostra chica peligrosa -cosa che ovviamente non è, è super divertente e fa le facce strane... ed ecco perché nella mia testa mi sono immaginata Daisy Ridley- e della scena incriminata!
<<My birthday flashes back into my mind, that lonely moment when I was staring at my reflection in the glass, the wish I made underneath my desk. Inspiration strikes and I run with it before my brain has time to decide if it’s a good idea or a bad one. Chances are, it’s the latter.
“Here’s the thing: I’ll let you volunteer here if you do something for me.”
His eyes narrow suspiciously. “What?”
(...)
“I want you to, y’know…help make me…different.”
“Different?”
Right, yes. What does different mean? I’ve spent my entire life in this exact role: the good girl. The rule-follower. The curfew-keeper. “I want you to help make me bad.” I squeeze my eyes shut. There. I’ve said it.
“I’m sorry, I couldn’t hear that. You were covering your mouth with your hand.”
Oh right. Oops.
(...)
“Madison,” he says.
My name is a spell on his lips and I’m sick of being the good girl, sick of always staying in my lane and taking the easy way out of things. One second, I’m standing in front of Ben Rosenberg, too scared to be honest for fear of what he’ll think of me. Then the next, I’m throwing caution to the wind and shouting, “Make me bad!”
I heave a sigh as if I’ve just lifted a million-pound boulder off my chest, and wow I’m still at work and I definitely just caused a ruckus. Jesus, what have I done? Make me bad?! What does that even mean!?
A mom with a small child stomps over between the shelves and looks at me in horror. “…is the name of the book I was telling you about,” I mumble. “New York Times bestseller, great storyline.” I smile really widely at her to throw her off my scent, but she still leans down for her daughter’s hand and drags her away.>>
BEN ROSENBERG: È troppo ovvio se vi dico che a me è venuta subito in mente l'associazione con la faccia di Adam Driver? Se tu me lo descrivi alto, bello, con capelli scuri ed occhi marroni/color miele (dipende dalla luce)... insomma, la mia mente vaga. Lo sapete. E credo vada anche a parare esattamente dove dovrebbe, visto e considerato che per la parte di Madison mi sono immaginata Daisy. AM I RIGHT REYLO SHIPPERS?😍
Torniamo a noi adesso. Che cosa ci faceva proprio su quella strada a quell'ora il nostro Ben? Fate finta di premere il tasto REWIND: lui ed il suo miglior amico Andy stavano guardando la partita in un bar della zona rossa -già, che ideona, ma da qualche parte devono pur iniziare i casini- e, come da copione, si sono presentati i due tizi in cerca di rogna che si sono messi ad insultarlo (la mamma non si tocca, bastardi)... e poi parte la classica rissa da bar. Quella notte, poco dopo che Ben era uscito di "prigione" (lo tenevano controllato e basta, una volta pagata la cauzione ha optato per il servizio comunitario nella libreria), ha sentito le urla di Madison ed è corso a salvarla.
Il ragazzo -trentun'anni, anche uomo direi ormai- rimane folgorato dalla nostra protagonista e quando lei poi gli farà quella proposta non esiterà un attimo ad accettare. All'inizio uno potrebbe pensare che sia malintenzionato e che voglia solo approfittare di lei ma fidatevi che non è così (cerca anche di aiutarla a trovare un ragazzo, vedrete poi come va a finire😂). La "pazzia" scorre nelle vene della parte femminile della coppia, lui è quello più ragionevole dei due... anche se, come dice Madison, è lui che dovrebbe interpretare il Virgilio della situazione, il quale dovrebbe guidarla nella discesa agli inferi. Non vi dico la fine che fa la Divina Commedia qui che è meglio. Sto ancora ridendo.
Ben dovrebbe essere un cattivo ragazzo secondo il padre di Maddie, io vi dico: "Niente di più sbagliato." I cuccioli di panda sono più pericolosi.
<<“Listen, Madison wants me to set her up with you.” He’s so shocked, he spits his coffee all over his monitor and keyboard. Shame.
“Jesus, warn a dude next time.” No, actually, I don’t think I will.
“So anyway, consider it.”
“Wow. I don’t have to consider it.” He’s dabbing a napkin over his damp computer. “I accept, obviously. She’s way out of my league. Let’s go to the gym after work. Think I can get a six pack in one day?”
My gaze jerks to him. My heart lurches in my chest. My hands fist at my sides. “So you’re going to do it?”
“Of course,” he says, leaning forward, basically foaming at the mouth. “Have you seen her?”
I step toward his desk, sizing him up.
Do I have it in me to kill my best friend?
At this moment, maybe. I look around for something sharp at the precise moment he bursts out laughing. His hand hits his chest and he’s really letting himself go. I’ve never seen someone laugh so heartily.
“Oh man, I can’t keep it up. You should see your face right now—you want to slam my head against my desk.” He pinches his eyes shut like the hilarity is just too much. “Jesus, do you love her or what?”>>
GIUDIZIO: Era da tanto che non leggevo una commedia romantica così bella! Davvero tanto, troppo tempo! Ho riso come una deficiente per tutto il giorno, ve lo giuro. Non ho dato cinque rose solo perché non volevo un finale così affrettato (anche se è stato bellissimo, vi avviso già).
Intanto cominciamo subito con l'applauso per la Grey che ha avuto l'idea più pazza ma bellissima allo stesso tempo di far vestire i panni di Mr. Darcy a Ben quando dovevano leggere Orgoglio e Pregiudizio alla libreria: una delle scene più belle del libro. ADORO TUTTOH.
Se si mischia la Austen con la vita vera si fa tombola. È un dato di fatto ormai.
A parte questa chicca di cui non potevo non parlarvi, la parte più bella del romanzo secondo me sono stati i personaggi! Sembra una cavolata quella che sto per dirvi ma non lo è: dai protagonisti ai secondari mi sembrava di rivedere alcune caratteristiche delle persone che conosco; erano "veri", non c'è altro modo per definirli.
Ecco una delle ragioni per la quali secondo me non serve necessariamente rendere la storia super triste per far sì che piaccia ed entri nel cuore delle persone, a volte basta anche una storia d'amore ben costruita e con qualche tono serio qui e là per far felice la gente.
In particolare, tra i personaggi secondari mi sono piaciuti i due migliori amici di Madison e Ben: da una parte abbiamo Eli, l'amico gay che farà da "fata madrina" per la nostra ragazza, e dall'altra il pazzo Andy, super innamorato di Arianna (amica d'infanzia del fidanzato di Eli, Kevin), che vi farà schiantare dal ridere con le sue battute.
Per quanto riguarda i due piccioncini... che altro potrei dire se non che mi hanno fatto morire per ore? Lui è un deficiente, la vuole/non la vuole, eterno indeciso... ma per fortuna dopo comincia a far girare i cricetini nel suo cervello; lei, circa a metà libro, fa la trasformazione à la Sandy di Grease per fare una partita di bowling insieme e lui ATTENZIONE non capisce che l'ha fatto apposta!
Rasentiamo la pazzia... però sono tanto carini dai. Tanto, tanto. Parlandovi per metafore, nel libro vedrete la loro relazione svilupparsi più o meno così: una farfalla ne aiuta un'altra ad uscire dal proprio bozzolo per volare via insieme.
Come mai mi sento così poetica? Mistero.
P.P.S. Non c'è nessun momento karaoke se ve lo steste chiedendo, sono solo io che metto gif ovunque.
Cooomunque, questi sono solo alcuni -memorabili- momenti che troverete nel libro (tipo la gif qui sotto)! Dovete solo leggere, cari amici. "Leggere" è la risposta ad ogni domanda.
Vi lascio con l'insegnamento/mantra tratto da questo libro -detto dal padre di Ben- e vi ricordo che il romanzo si conclude nella bellissima Vernazza (ma in Liguria come ci siamo finiti, direte voi? Dovete leggere il libro, vi rispondo io. Ma vi posso accennare che c'entra un tatuaggio a forma di rosa!), dove ci aspetta un'altra coppia protagonista di un nuovo romanzo... che leggerò appena possibile, I promise.
<<It’s your life, your only life, and you get to choose how you spend it.>>
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