martedì 1 agosto 2017

"Orgoglio e pregiudizio e zombie" by Jane Austen and Seth Grahame-Smith

<<È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno zombie in possesso di un cervello debba essere in cerca di altro cervello.>>



TRAMA ...Così inizia "Orgoglio e pregiudizio e zombie", versione fedelmente aggiornata del celeberrimo (e amatissimo) capolavoro di Jane Austen, grazie a numerose scene "inedite" in cui, a farla da protagonisti, sono appunto gli zombie. Pubblicato da una piccola casa editrice americana, questo romanzo ha suscitato l'entusiasmo sia dei neofiti sia dei più fanatici ammiratori della Austen, scalando in breve tempo tutte le classifiche di vendita e imponendosi come il fenomeno editoriale dell'anno. E il motivo di un successo tanto clamoroso è semplice: al fascino di una storia d'amore senza tempo, si aggiunge il divertimento di una lotta senza esclusione di colpi contro l'orribile flagello che si è abbattuto sull'Inghilterra, arrivando fino al tranquillo villaggio di Meryton, dove l'indomita Elizabeth Bennet, insieme con le sue sorelle, è impegnata a contrastare orde di famelici morti viventi. Un ruolo che le calza a pennello, almeno finché non arriva il bello e scontroso Mr Darcy a distrarla...




Care lettrici, non lo so nemmeno io che cosa  mi aspettassi da questo romanzo. Dopo aver letto l'originale, circa cinque o sei volte, ed aver visto tutti i film a lui attribuiti (compreso quello tratto da questo libro), davvero, non credevo fosse possibile innamorarmi di nuovo di Mr Darcy. Cosa andavo a pensare? Era ovvio che fosse così.



AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: I luoghi sono ovviamente gli stessi di Orgoglio e pregiudizio e cioè, Londra, Pemberley, Netherfield, Longbourn, Rosings.
In più ci sono degli accenni ai luoghi dove le sorelle Bennet hanno imparato a combattere, ovvero in Cina, al tempio Shao Lin.
Come riferimenti, a parte il libro ed il film, non si può non citare The Walking Dead.



ELIZABETH BENNET: Come scrive lo stesso Graham-Smith a fine libro, <<è quasi come se Jane Austen avesse inconsapevolmente previsto questo tipo di adattamento. C'è un'eroina emancipata e dalla lingua tagliente, quindi non è difficile immaginarla anche armata di un pugnale tagliente.>> 
Detto questo, come non amare la coraggiosa Lizzy? È davvero la protagonista per eccellenza, ed in questo libro mi è piaciuta ancora di più del solito: insomma, ammazza gli zombie e non si fa scrupoli ad uccidere brutalmente i ninja della famosissima combattente Lady Catherine de Bourgh, cosa volete di più? 
Allo stesso tempo, però, è anche la Lizzy che conosciamo da sempre, quella che giudica il povero Darcy ancora prima di sapere la verità sul conto di Wickam; quella che dopo che la verità viene fuori s'innamora perdutamente di lui; quella che non smetterà mai di divertirci con la sua prontezza di spirito molto simile a quella del padre, Mr. Bennet.


<<"Eccola", continuò Mrs. Bennet, "con l'aria più indifferente del mondo, ignorandoci come se fossimo gli innominabili cui dedica tanto volentieri il suo tempo. Ma stammi a sentire, Miss Lizzy: se ti sei messa in testa di andare avanti così, rifiutando tutte le proposte di matrimonio, non troverete mai marito, e non so proprio chi ti manterrà, quando tuo padre sarà morto.">>


FITZWILLIAM DARCY: E vabbè, Darcy è sempre Darcy... in più, se ci aggiungete il fatto che è un grande guerriero ammazza zombie, un uomo dalla volontà di ferro e dal cuore grande come una casa... non lo so, vi serve altro per aggiungerlo alla vostra lista di bookboyfriends?


<<Le creature strisciavano carponi, addentando cavolfiori maturi che scambiavano per cervelli. Elizabeth e Darcy risero di quella scena e, per un attimo, decisero di proseguire, perché gli zombie non li avevano visti. Tuttavia, scambiandosi un'occhiata e un sorriso, capirono di trovarsi dinanzi alla prima opportunità di combattere insieme.
E così fecero.>>

GIUDIZIO: Piacevolmente colpita da questo retelling di Orgoglio e pregiudizio, ho apprezzato particolarmente il fatto che, scorrendo le pagine, sembrava sul serio di star leggendo le parole della Austen -con aggiunte macabre alla Mary Shelley, s'intende.

La storia di Darcy ed Elizabeth è ancora più avvincente se si aggiunge il fatto che i due sono dei grandi guerrieri, addestrati rispettivamente in Giappone ed in Cina. 
Dimenticate le schermaglie costituite solamente da una guerra di lingue taglienti perché qui -oltre a quelle ovviamente- i due si prendono davvero a botte!


<<...là, dove le avevano insegnato a ignorare ogni sentimento, ogni emozione, ora si ritrovava con un eccesso di entrambi. Che strano! Più rifletteva sull'argomento, e più si sentiva forte, non per la sua maestria nelle arti mortali, bensì per il suo potere sul cuore di un'altra persona. E che potere! Ma come usarlo? Fra tutte le armi che sapeva maneggiare, l'amore era quella che conosceva meno e, fra tutte le armi del mondo, era la più pericolosa.>>

Se possibile, la signora Bennet e Lydia sono ancora più fastidiose del solito e Mr. Bennet -povero lui- sempre più divertente. Mi è piaciuto, stranamente, il personaggio di Jane, al quale di solito non davo molto credito... forse, proprio il fatto che lei sia una guerriera in questo libro, ha alzato il suo livello di credibilità ai miei occhi.
Quindi, il mio giudizio? Oltremodo positivo -lo si capisce dalle mille gifs che ho messo mi sa. Non vedo l'ora di leggere il secondo volume della duologia! GIVE IT TO ME!😍


<<Quasi non si guardarono, finché Darcy non la cinse con le braccia. Elizabeth si paralizzò. Che cos'ha in mente? si chiese. Tuttavia le sue intenzioni erano rispettabili perché Darcy voleva solo recuperare il Brown Bess che la giovane si era fissata alla schiena durante la passeggiata. Elizabeth ricordò le munizioni di piombo che teneva in tasca e gliele restituì. "I vostri pallini, Mr Darcy..."
Egli le chiuse la mano intorno ai proiettili e disse: "Sono vostri, Miss Bennet". Al che arrossirono entrambi e furono costretti a distogliere lo sguardo per non ridere.>> 

Questa gif poi la metto di dovere, perché sono di una dolcezza infinita💘



Jane Austen, non posso non darti che il bouquet. Seth-Graham, complimenti. Davvero.


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