domenica 23 luglio 2017

"Qualcosa di più" by Ella Gai

Veloce come una Ferrari (giusto per restare in tema😉) ho finito il romanzo di Ella Gai: Qualcosa di più

P.S. Non vi nascondo che il materiale "didattico" per così dire è tanto, quindo ocio, perché ci saranno foto e gif a non finire.



TRAMATre regole:

non MORIRE
non UCCIDERE
non INNAMORARTI.


Le ho infrante tutte e tre, e tutte e tre con lei.
Lei mi ha regalato il suo cuore in cambio di qualcosa...
Qualcosa di più.
Mi chiamo Franz Schifz e sono un pilota di formula uno.

Lui mi aveva avvisata, me l'aveva detto che:
I cuori si spezzeranno, la fiducia morirà... e le parole saranno solo qualcosa di più.

Mi chiamo Nicoletta Benni, e fino a stamattina avevo un cuore che batteva.
Tutti mi chiamano Niki e stamattina avevo un motivo in più per perdonare.
Io ero la causa delle sue regole e non sono stata capace di salvarlo, prima che infrangesse l'ultima.



Oggi vi parlerò di Franz e Sissi.


Mmm no, eh?😂 Beh, se qualche furbacchione non dovesse aver letto la trama, non potrebbe sospettare niente... pazienza! La verità è che -non me lo so spiegare nemmeno io- tra droghe, sesso, Ferrari ed alcol, non mi sarei mai aspettata di trovare una storia così dolciosa e struggente allo stesso tempo! Shippo infinitamente Franz e Niki.💕
Adesso vado avanti prima che mi sciolga in una valle di lacrime -la morte per disidratazione proprio no, eh!

AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: Milano, Scuderia Ferrari. Lisberg, Germania (casa del padre di Franz e dintorni)... e poi vabbé, i principali circuiti... tra cui Montecarlo, ovviamente.😍





Riferimento principale a Rush, il film con il bellissimo e potente Thor, ovvero CHRIS HEMSWORTH (se non si fosse capito è uno dei miei attori preferiti e non vedevo l'ora di usarlo nelle mie recensioni).😍😍😍


Un pizzico di Fast & Furious, ma proprio per il contesto generale. Qualche richiamo sporadico a Uno splendido disastro, probabilmente me ne sarò accorta solo io, ma la tenerezza di Travis ve la ricordate? Ecco, quando vuole, anche Franz ce la fa.
Ogni tanto ci sono state alcune scene -ambientate nel passato- che mi hanno ricordato El Diablo (proprio per questo motivo ho etichettato il romanzo come dark romance anche se, rispetto a El Diablo, è molto più... tranquillo, diciamo😂).

NICOLETTA "NIKI" BENNI: La trama di questo libro è talmente corta che non dice proprio niente riguardo i personaggi, se non appunto la questione "Io pilota, tu ingegnere" alla Tarzan-style... e forse neanche quella. Quello che mi ha attirato però sono state le prime tre righe: senza quelle non avrebbe preso vita questa meravigliosa storia. Da come si evince, Niki è una ragazza dal passato difficile ma dal carattere molto forte; ha perso entrambi i genitori quando era piccola ed ha sempre vissuto con la zia Amelia e Claudio. Quest'ultimo l'ha indirizzata verso il mondo della formula 1 e delle corse automobilistiche in generale: alla fine, si è trovata talmente a suo agio tra i motori da diventare ingegnere meccanico per la Ferrari. Dimostrazione palese che le donne se la sanno cavare in qualsiasi settore -anche meglio degli uomini.
Queste sue qualità preoccupano da sempre però la zia, la quale pensa che Niki rimarrà zitella a vita. KEIN PROBLEM TANTE, CI PENSA FRANZUCCIO BELLO.😂




<<"Queste sono le tue cuffie", me le mette in testa. 
Sorrido imbarazzata, per la confidenza del gesto. Occhi negli occhi, labbra distanti solo pochi centimetri e respiri che si mischiano l'un l'altro.
"Molto carina, molto carina", dice sincero per stemperare questa atmosfera bizzarra. Arrossisco in viso in un baleno. Non sono molto abituata ai complimenti. Non sono abituata a nulla di quello che ha fatto fino adesso a dire la verità.
"Non lo dai un bacio al pilota?"
"Cosa?", domando spostando una cuffia.
"Un bacio al pilota".
Incrocio le braccia al petto, scrutandolo compiaciuta da sotto le ciglia. "I baci bisogna guadagnarseli, non si regalano, non lo sai che li abbiamo contati?!", dico tutto d'un fiato con un sussurro di voce.
Franz abbassa la mascherina di stoffa dalla testa, con uno sguardo furbetto. Indossa il casco, sempre lucido e privo di graffi.
"A fine gara", dice con una voce camuffata, "Mi darai il bacio della vittoria", e se ne va.>>


FRANZ SCHIFZ: Book boyfriend numero... e chi li conta più ormai, santo cielo! Si moltiplicano come funghi! Tant'è, però, che Franz non è il solito "pilota della porta accanto" -vabbè, risparmiatemi la metafora-, è un vero e proprio sbruffone egoista, che sa di essere bravo sia in pista sia in camera da letto. Ora, aggiungete il fatto che, come tutti i maschi su questa terra, è convinto del proverbio "donne e motori, gioie e dolori"... secondo voi quante scintille ci saranno tra i due? Tante, anzi, è guerra aperta! 
Da parte sue anche Franz ha molti problemi che si trascina fin dall'adolescenza -nonostante, ovviamente, indossi una maschera tutti i giorni e si rifugi nell'alcol e nella droga: sua madre se ne era andata via di casa con la sorella più piccola per andare ad abitare a Sydney, mentre con il padre non parla più da anni. Però, quando Niki entra nella sua vita tutto cambia, talmente tanto da fargli riconsiderare il suo destino ed il legame col padre. 




<<La velocità e la morte hanno in comune l'attimo con cui ti portano via. 
La prima regalandoti adrenalina e una apparente vita normale. 
La seconda come l'appagamento finale della prima. 
In un modo o nell'altro siamo tutti destinati a morire.>>


GIUDIZIO: Queste scrittrici italiane che scopro per caso non finiscono mai di stupirmi! La migliore in assoluto per me resta Anna Premoli -senza ombra di dubbio-, però devo dire che anche questa autrice mi ha sconvolto parecchio con questa favola moderna dai toni un po' dark. La trama è abbastanza semplice: pilota s'innamora perdutamente di bella ed intelligente ragazza ingegnere -e la cosa è reciproca, ci mancherebbe- però poi ci si addentra nel passato complicato dei due protagonisti; avremo modo di leggere soprattutto la nascita del campione di Formula 1 Franz Schifz e di come si sia ridotto negli anni per colpa degli "amici" e della famiglia.
Le scaramucce tra Niki e Franz sono troppo carine, mi ha fatto morire soprattutto quando lei deve andarlo a prendere al bar perché è ubriaco alle tre di mattina!😂

Il rapporto tra i due nasce dapprima come una pura e semplice amicizia -non che Franz non ci provi con lei eh- per poi diventare qualcosa di più... frase critica nel romanzo, ricordatevelo.




<<"Forse è folle ciò che dico, ma giuro che sono serio e sobrio, e ci vuole più di una birra per farmi dire stronzate. Ma questa è la sacrosanta verità. Voglio solo esserti amico, perché sei una bella persona, perché sei una persona speciale e tutto questo l'ho capito quando mi hai aiutato con la Ferrari. Non tutte sarebbero scese dalla loro auto e avrebbero soccorso un automobilista in panne".
"Aiutato?", chiedo con sarcasmo.
"Sì, ok", si affretta a dire mostrando un sorriso sbarazzino. "E anche quando mi hai lasciato di nuovo a piedi. Perciò voglio frequentarti per prendere da te un po' di bontà che al momento scarseggia dentro di me. Anche se... anche se devi imparare a essere più menefreghista. Io, al posto tuo, avrei fatto di peggio che rompere il tubo dell'olio", conclude con allegria.
"Buono a sapersi Franz Schifz. La prossima volta sarò cattivissima". Non posso fare a meno di sorridere. È curioso il modo in cui reagisco a lui. Odio, amore, tenerezza, simpatia nello stesso momento.
"Perciò", riprende convinto delle proprie parole. "Io ti darò una parte del mio cuore e tu metà del tuo. Ci stai?">>

Se devo esser sincera, nel libro c'è stata un'unica piccola pecca che mi ha fatto esclamare un bellissimo "Non ci crede nessuno!" intanto che leggevo... non vi dico di cosa si tratti di preciso perché lo capirete da voi, fidatevi. Questo fatto ha di certo velocizzato la trama eh, però ha portato a qualche capitolo "fiacco" che stonava con i precedenti, ricchi invece di azione e divertimento. Verso la fine, poi, si può dire che c'è stato il rush finale, dove tutti i pezzi del puzzle sono andati ad incastrarsi alla perfezione regalandoci un happy ending da manuale.





<<Ricomincio il percorso daccapo; mi tornano alla mente le parole di mio padre dette proprio la prima volta che ho gareggiato su questo circuito: "Pensa alle cose belle. Le cose belle portano sempre alla vittoria". E io mi ricordo di lei, dei suoi sorrisi, delle sue frasi, delle smorfie che faceva ogni volta che non le stava bene qualcosa.>>

Ora come ora non so spiegarvi come io mi senta dopo aver letto questo libro, perché è stata una storia molto bella e davvero intensa... non ho pianto lacrime amare per come è finita -per fortuna-, però cavolo, viene da dire anche a me che quel qualcosa di più serviva pure al libro. Non è scattata quella scintilla che mi fa dire "Wow, questo libro me lo porterei nella tomba"... però mi è piaciuto! Per questo, mi vedo costretta ad assegnare tre rose.

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