martedì 11 luglio 2017

"Sei tutto per me" by Jennifer L. Armentrout

Salve a tutti cari lettori! Come state? Siete già in vacanza o come la sottoscritta vi resta qualche esame da dare e sulla vostra pelle permane quella tonalità rosa pallido -palese segno di nobiltà- per le ore trascorse a studiare in casa? Beh, in qualsiasi posto vi troviate, spero di potervi distrarre con questa recensione. 
Tenetevi forte, perché questo è l'ultimo libro della bellissima Wait for you series della queen Armentrout che di certo -altrimenti non l'avrei chiamata queen- non deluderà le vostre aspettative.

Per chi non lo sapesse, la serie consta di 6 stand alone (nei primi due libri la storia è la stessa, raccontata dai due pov dei protagonisti), collegati però da un filo rosso invisibile: tutti i personaggi dei vari libri si conoscono tra loro. Tra parentele ed amicizie varie intrecciate al college (la Sheperd University), impariamo a conoscere questi ragazzi e ragazze come se fossero i nostri migliori amici. Ormai sappiamo quanto Cam sia uno sdolcinato con la passione per la cucina e per la sua Avery... quanto Jase adori andare a cavallo insieme a Jack e Teresa... quanto vada matto Ollie sia per le tartarughe (è l'inventore dei famigerati guinzagli, andiamo!) che per Brit... quanto sia dolce Jax che promette di sorprendere la sua Calla ogni giorno della loro vita insieme... quanto Reece sia protettivo con Roxie e non voglia lasciarla mai... quanto Nick sia fantastico con Steph, con tutto quello che hanno dovuto passare per trovare -finalmente- insieme la felicità. 

In Sei tutto per me si assiste alla chiusura del cerchio (6 anni dopo gli eventi dell'ultimo libro) con la storia di Brock "la Bestia" Mitchell e la figlia del grande allenatore di arti marziali miste, Jillian Lima.

E ste' copertine che non ci azzeccano una cippa come al solito...🙈 TRALASCIAMO. La mia libreria è verde prato adesso, se v'interessa.😂


TRAMA: Ci sono volute poche ore perché il mondo di Jillian Lima andasse in frantumi, e sei lunghi anni prima che lei trovasse il coraggio di tornare a casa per gestire la palestra del padre. Jillian adesso è pronta ad affrontare qualunque ostacolo, tranne uno... Brock, il ragazzo cui aveva confessato il suo amore, per ottenere in cambio un secco rifiuto. Brock Mitchell ha fatto molta strada da quand'era un teppista di quartiere. Grazie al padre di Jillian, è diventato un campione di boxe (ARTI MARZIALI MISTE, ormai anche le trame vengono tradotte male!), nonché lo scapolo più ricercato della città. E gli basta uno sguardo per capire che Jillian non è più la ragazzina insicura che aveva respinto: è diventata la donna dei suoi sogni, l'unica che lo faccia sentire completo. E anche Jillian, ogni volta che è con lui, ha l'impressione che ogni difficoltà scompaia e sente rinascere il seme della speranza. Tuttavia, non appena il passato bussa alla sua porta, Jillian capisce che è venuto il momento di combattere contro i suoi demoni. La relazione con Brock le darà la forza necessaria per chiudere i conti in sospeso una volta per tutte o sarà il tallone d'Achille che la distruggerà?



E LA QUEEN NON SBAGLIA UN COLPO! Non vorrei fare la Uma Thurman della situazione ma... "Hey, che ti aspettavi?" La Armentrout mi ha accompagnata con questa saga per tutti gli anni del liceo, creandomi -quasi senza ombra di dubbio- delle aspettative troppo alte per i ragazzi che avrei potuto incontrare all'università... bah, forse per trovarne qualcuno di anche lontanamente simile ai vari book boyfriends collezionati negli anni dovrei cambiare continente!

AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: Martinsburg, Sheperdstown e Philadelphia. Per chi conosce la Jen sa che i riferimenti quella donna se li fa da sola intanto che scrive, perciò... leggere per credere, non posso dire altro!😂

JILLIAN: Davvero poche persone potranno lamentarsi del suo personaggio. Anzi, è improbabile, dico sul serio. La ragazza che ci viene presentata all'inizio del libro è spaesata, si trova come in stand-by... è in un momento della sua vita nel quale non sa assolutamente cosa voglia fare. Per tentare di voltare pagina e superare finalmente l'incidente che l'ha sfigurata anni prima, decide di andare a lavorare alla Lima Academy, entrando così in via definitiva nel business di famiglia. Cerca in tutti i modi di rifarsi una vita, soprattutto per dimenticare lui, il famigerato Brock Mitchell. Lui, che non l'ha mai considerata niente più che una sorella... lui che... lui che ora è il nuovo direttore generale della palestra!
Jillian però non è più la piccola "Jillybean" che Brock conosceva: è una donna, ed al suo fianco vuole un uomo con la testa a posto, che sappia rispettarla e stimolarla ogni giorno.


<<"Meriti di meglio."
"Cosa?"
Mise da parte i fogli e mi guardò negli occhi. "Meriti più di lui."
Per un attimo non seppi cosa rispondere, e poi scoppiai a ridere. "Ti senti bene?"
"Benissimo." Serrò la mascella.
"Sicuro? Perché, non so se te ne sei accorto, ma mi stai dicendo che merito di meglio rispetto a un uomo di cui non sai nulla" Una piacevole rabbia mi dava la carica. "E francamente non spetta a te giudicarlo, e comunque non sono affari tuoi." Ormai scatenata, alzai il mento. "E, se davvero vuoi che restiamo amici, non puoi dirmi cavolate del genere."
"Non ti conosco più", disse a bassa voce dopo una lunga pausa. E vedendo che non rispondevo -non potevo, perché le sue parole mi avevano colta alla sprovvista- gettò la testa all'indietro. "Conoscevo la vecchia Jillian. Potrei stare seduto qui tutto il giorno a parlarti di lei, ma questa Jillian? Non la conosco." Fece un sorrisetto. "Ma voglio conoscerla."
Pensai che gli fosse andato in tilt il cervello e non riuscii a far altro che guardarlo in silenzio. "A proposito, voglio che una cosa sia chiara tra noi", disse, guardandomi negli occhi sbarrati. "Non c'è stato un momento, nelle ultime due settimane, in cui io ti abbia guardata e abbia visto la ragazzina che buttavo in piscina. Vedo una donna: una bella donna. Non so però se la vedi anche tu.">>


BROCK: La lista dei miei book boyfriends si allunga -ben inteso che la Armentrout è responsabile della maggior parte di loro-. Vi ricordate la gerarchia militare descritta da Calla nel quarto libro, cioè "L'Esercito dei Ragazzi Fighi"? Ecco, urge nuovo titolo da assegnare. 
Vi rinfresco la memoria comunque (gerarchia revisionata da me ovviamente, perché mancavano persone all'appello):
GENERALE: Cam 
TENENTE GENERALE: Jase, poi detronizzato da Jax (è il fidanzato di Calla, quindi😝)
MAGGIORE GENERALE: Jase
BRIGADIER GENERALE: Nick
COLONNELLO: Brock
TENENTE COLONNELLO: Reece
SOTTOTENENTE: Ollie 

Il caro Brock, con la sua corporatura da Godzilla, le sue frasi taglienti, le sue frasi dolci, i suoi tatuaggi, i suoi gesti romantici... e mi fermo qua che è meglio... beh, vi farà sciogliere come ghiaccioli al sole. Se non subito subito -come è successo a me ed ogni volta è così e non me ne vergogno😂😍- alla fine, inevitabilmente, capitolerete anche voi per il bel manzo dalle tendenze -ogni tanto- alla Christian Grey

P.S. Il modello della copertina americana, B. Taylor Urruela... direi oltremodo perfetto, dato che i tatuaggi sono gli stessi!


<<"Secondo me c'è una cosa che devi capire" disse, guardandomi negli occhi. "Prima avevi un sorriso bellissimo. Capace d'illuminare una stanza, e di far sorridere anche me poco prima che salissi sul ring. Ora hai un sorriso diverso, ma ancora più bello."
"Smettila", borbottai, cercando di divincolarmi da lui. Il mio sorriso non faceva di me un mostro, ma non era certo bello.
"È la verità." Mi tenne ferma con quella mano sul collo. "E lo sai perché? Dimostra cosa hai passato e a cosa sei sopravvissuta. Quel sorriso è un miracolo, cazzo. Come lo è ogni respiro che fai. Non devi vergognarti. Accidenti, devi andarne fiera."
Oh, cavoli. Era più che dolce. Era una cosa bellissima da dire.
"Hai capito?" mi chiese.
"Ho capito", sussurrai.
"Bene.">>

P.P.S. Tralasciamo poi il fatto che a me venisse in mente lui ogni volta che leggevo "Brock"...😂😂😂



GIUDIZIO: Parte il fangirling acutooo!!!! Ho davvero finito l'ultimo romanzo di questa serie?! Non mi sembra vero! Con il time jump che c'è stato mi sento più vecchia anche io e la colpa ricade soprattutto sulla prima frase -sì, solo alla prima frase del libro sono scoppiata a piangere, roba che avrei potuto organizzarmi e montare una piscina così avrei fatto finalmente il bagno- nella quale viene detto solo un nome ed un cognome: Avery Hamilton. BAM! E dato che gli infarti devono arrivare sempre uno dietro l'altro, scopriamo che Cam ed Avery non solo si sono sposati ma hanno pure due bellissimi bambini, l'iperattiva Ava (di 7 anni) ed il piccolo Alex. Cuteness overload😍 
Vogliamo poi aggiungere che Teresa e Jase stanno per avere un bimbo anche loro? E che pure Roxie e Steph sono incinte? Insomma, come ha detto quest'ultima ad un certo punto del libro, deve veramente esserci qualcosa nell'acqua!😂

<<"Oh, Ava è in paradiso." Teresa s'infilò in bocca un pezzo di anguria e abbassò lo sguardo quando una goccia di succo le cadde sul pancione. Sospirò.
"Ava è innamorata di Jack", mi spiegò Avery, e poi sorrise a Teresa. "Ogni volta che Jack viene a trovarci, Ava gli sta letteralmente attaccata come un'ombra. È adorabile."
"È vero", convenne Teresa, infilzando una salsiccia con la forchetta. "E sono sicura che Cam ne sarà felicissimo quando Ava crescerà."
Avery alzò gli occhi al cielo. "Diventerà uno di quei padri. Hai presente? Quelli che puliscono il fucile davanti al ragazzo con cui esce la figlia."
Teresa inarcò un sopracciglio. "Cam possiede un fucile?"
"No, ma scommetto che se ne procurerà uno appena Ava avrà sedici anni.">>



Tornando alla questione principale, ovvero la relazione tra Jill e Brock... mi sento di dire che la demenza maschile non ha limiti. Povera Jill, mi sono disperata per lei! Il bello poi è che lui sapeva -SAPEVA- che lei era innamorata di lui da sempre, ma non ha mai fatto niente per assecondarla... se non quel maledetto appuntamento che ha poi portato all'incidente.
Qui sta l'inghippo: dopo aver palesemente scelto un'altra al posto di uscire con la bella Jillian sei anni fa, adesso il tizio qui ritorna, convinto di potersela riprendere. CONVINTISSIMO, anzi. Ed esser convinti è il primo passo per riuscire in qualcosa, no? Poi, ovviamente, se dopo tutti quegli anni sei sempre più figo, sempre più dolce, sempre più... più... ovvio che Jill vada in brodo di giuggiole. E anche le tante lettrici che verranno sottoposte a cotanta deficienza mista a sexaggine. Insomma, caro Brock, hai rifatto breccia nel cuore della tua Jill... ma hai conquistato anche me (e anche Rhage🐱, il gatto di Jillian, rinominato molto affettuosamente Satana dai parenti)!
L'unico dubbio che s'insinua come un tarlo nella testa di Jill è se Brock stia con lei solo perché si sente in colpa per non aver impedito l'incidente o se la ami davvero. Ma non preoccupatevi, perché questa incertezza verrà dissipata in men che non si dica.

La questione titolo... mi sembra importante precisare che FIRE IN YOU era perfetto, infatti verso fine libro arriva quella frase che "cade a fagiuolo" e ti fa capire il significato nascosto nel titolo. La parte incriminata la metterò qui sotto perché è una cit bellissima. Che dico, stupenda!

<<Alcune persone nascono col fuoco dentro. Ardono con intensità, piene di voglia di fare e di ambizioni, ma senza mai impegnarsi al cento per cento per una cosa sola. Hanno quel fuoco, ma lo esauriscono a metà della vita, e poi rimuginano su cosa sarebbe dovuto succedere. 
Altri hanno in sé lo stesso fuoco fin dall'inizio: la brama di successo e la determinazione sono alla base di ogni loro decisione e scelta. La loro fiamma non si spegne mai. Non si concentrano mai su ciò che dovrebbero avere nella vita, ma su ciò che potrebbero avere. 
Poi ci sono persone che non sanno di avere dentro quel fuoco, che cova sotto la cenere e dev'essere attizzato per far divampare le fiamme.>>

Ci sono tanti motivi che spiegano perché io adori questa autrice... uno di loro è proprio la sua capacità di spiazzarti con frasi del genere, ricche di significato. Nessuno può dire di esser sopravvissuto ad una sparatoria come Jillian... ma tutti possono ritrovarsi in questa frase, lo si può sentire davvero con ogni fibra del nostro essere. 

In conclusione -perché mi tocca concludere anche se non vorrei, accidenti- grazie Jennifer, per averci regalato delle storie così toccanti, così piene d'amore, da farci sperare che anche nel mondo reale troveremo prima o poi il nostro Cam/Jase/Ollie/Jax/Nick/Reece/Brock... grazie per averci regalato delle eroine da cui prender esempio, tranne per i consigli sentimentali, perché per quelli bisogna chiedere a Katie la sensitiva! Ma un libro su di lei, lo vogliamo fare sì o no?

Come al solito, 5 rose non bastano!


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