venerdì 28 luglio 2017

"Senza nessun segreto" by Leylah Attar

<<Ay, ay, ay, ay
Canta y no llores
Porque cantando se alegran
Cielito lindo, los corazones.>>


P.S. Per chi ancora non conoscesse El Diablo consiglio di andare a leggere l'anteprima sul mio blog cliccando sul link qua sopra. 

Titolo originale che -porco Snow- non avrebbero dovuto cambiare: Paper Swan.



TRAMAUn normale giorno di shopping sta per trasformarsi in un incubo per Skye Sedgewick. A un passo dalla sua macchina nel parcheggio viene rapita e narcotizzata. Poco dopo sembra arrivata la sua fine: lo sconosciuto la costringe a inginocchiarsi e le tiene puntata una pistola alla tempia. Skye aspetta che parta il colpo mentre recita la preghiera che l’aiutava a dormire da bambina, ma riceve solo un fortissimo colpo alla testa che la tramortisce. Al suo risveglio, l’incubo è ancora al suo fianco, ha i lineamenti scolpiti e uno sguardo impenetrabile. Chi è quest’uomo e perché le è così familiare? Questo è solo l’inizio di una storia sconvolgente, una tempesta di emozioni violente e di sentimenti che travolgono il lettore sin dalle prime pagine. Un romanzo d’amore epico, oscuro e indimenticabile.


AMBIENTAZIONE E RIFERIMENTI POSSIBILI: San Diego -Californiaaa, Californiaaa, here we coooome😂😍- e Messico.
Avendo letto -come dicevo prima- El Diablo, ormai ho costruito un'asticella per giudicare il genere dark romance... e questo libro, sinceramente, non l'ha superata (l'ho adorato però eh, che sia chiaro). Ovviamente mi ha ricordato tantissimo quel libro, soprattutto quando lei capisce chi è il suo rapitore e quando alla fine si presenta alla villa -Casa Paloma- che lui ha ristrutturato. 
Cercherò il più possibile di non fare paragoni, dai.

SKYE SEDGEWICK: Skye è una ragazza persa, ha ventitré anni e dopo una laurea in belle arti non sa dove sbattere la testa. Vive alla giornata, non ha preoccupazioni gravi, se non quella di decidere quale borse di Prada o quali Louboutin comprare. Insomma, di facciata, potrebbe sembrare la solita ragazza viziata, invece è molto di più... e per fortuna, vorrei aggiungere. 
Skye è nata in Messico, e Casa Paloma è stato il luogo più bello di tutta la sua infanzia, dove ha passato i pomeriggi a giocare con Esteban, il figlio della tata MamaLu, e le serate ad ascoltare le ninnenanne di quest'ultima. Sua mamma non l'ha mai conosciuta, dato che è morta pochi anni dopo che era nata lei, così MamaLu ha fa fatto da madre anche alla piccola Skye. Un giorno, però, senza che lei sapesse perché, il padre decide di prendere e andare a trasferirsi a San Diego con Skye (senza portarsi dietro la tata ed Esteban). Da quel giorno, si addormenterà ogni sera col pensiero di quel bambino con gli occhi neri e dolci che la difendeva dai bulli e le faceva gli animaletti di carta.




<<Detestavo essere debole di fronte a lui. Detestavo che mi avesse salvata e che io mi stessi aggrappando a lui. Detestavo quando mi trascinava sottocoperta e mi obbligava a fare la doccia. Detestavo quando mi asciugava e mi aiutava a vestirmi. Detestavo quando mi dava le medicine e cambiava la benda del mio dito. Detestavo quando mi rimboccava le coperte e spegneva le luci. Detestavo desiderare che rimanesse con me perché mi stringesse e mi accarezzasse i capelli, per via di quella dannata sindrome di Stoccolma. Detestavo che tutto questo stesse accadendo a me.>> 


DAMIAN CABALLERO (ESTEBAN): Quanto bello -e complicato e passionale e spietato- non è questo personaggio?😍 L'ho adorato in ogni sua sfaccettatura, partendo dalla piccola cotta per Skye quand'era piccolo, arrivando all'amore che li lega indissolubilmente da grandi. 
Questo ragazzo ne ha passate davvero tante. Dopo che la madre perde il lavoro da tata dai Sedgewick, lei viene rinchiusa in prigione e muore di tubercolosi qualche mese dopo. Lui, ormai da solo, finisce nel giro di El Charro, il boss più spietato della zona: lui è anche il motivo per il quale sua madre era stata internata in prigione perciò, quando diventa abbastanza grande -con l'aiuto dell'amico Rafael- pianifica la sua vendetta e lo uccide.
Dopo essere uscito dal giro, guadagnandoci sopra anche una discreta somma -tanto da comprarsi una barca ed un'isola, per intenderci- decide che è arrivato il momento di vendicarsi anche di Warren -il padre di Skye- che aveva licenziato la madre e gli aveva portato via la bambina che rubava le fragole per lui. Quando capisce che l'unico modo per fargli veramente del male non è tanto togliergli le azioni che possiede, ma uccidergli la figlia, decide di proseguire per quella strada e la rapisce. Quando, però, se la ritrova in ginocchio davanti la sua pistola, e vede che inizia a recitare la preghiera di MamaLu, lui si blocca... e le dà solo un colpo in testa.



<<"Skye?". Pareva ipnotizzato dal mio petto che si sollevava e si abbassava rapidamente.
Ingoiai la saliva.
"Non dovresti giocare con gli scorpioni a meno che tu non voglia essere punta". Tirò la scollatura.
I piccoli bottoni rotondi di vetro rotolarono sul pavimento come biglie, mettendo in mostra la mia pelle nuda.
"Siamo dei predatori spietati pieni di veleno". Digrignò i denti facendo a pezzi la camicetta.>>

GIUDIZIO: Dicevo, non posso fare paragoni e, credetemi, mi sto trattenendo. Sappiate che ce ne sono tanti però, e non vedo l'ora che anche El Diablo venga pubblicato in Italia... perché, se questo libro vi ha accartocciato il cuore e poi ve l'ha ripiegato perfettamente manco fosse un origami, quell'altro romanzo vi brucerà vive e vi farà rinascere dalle ceneri.




<<Damian poteva anche sembrare un uomo d'acciaio, ma dentro viveva le emozioni fino in fondo. Quando odiava, odiava con tutte le cellule del corpo, e quando amava... Dio, quando amava, pronunciava il tuo nome come... un sospiro dell'anima che sfiora la lingua.>>

Tornando a Senza nessun segreto, devo dire che la Attar ha fatto davvero un ottimo lavoro. La storia è scorrevole, si legge che è un piacere, è dark sì, ma nemmeno tantissimo... mi sono piaciute particolarmente le descrizioni degli stati d'animo dei protagonisti, erano davvero strappalacrime! 
La storia di Skye e Damian non può non piacervi, è bellissima e soprattutto finisce con un happy ending favoloso: non pensate che nasca tutto dalla Sindrome di Stoccolma insomma, questo amore è nato mooolto prima, quando ancora Skye era nella culla.
L'idea di utilizzare i flashbacks con cambio di POV è stata molto azzeccata (la storia copre praticamente trent'anni di vita), però a me sono piaciuti soprattutto i momenti tra Damian e Skye nel presente, quando lei cerca di capire che cosa gli sia successo durante tutti quegli anni... e quando, ovviamente, capiscono che il legame che li univa non si è mai spezzato.
In conclusione, per quanto mi riguarda, questo libro non arriva alle cinque rose -perché quelle le ho riservate a El Diablo- ma quattro ci sono tutte.


<<Noi siamo sabbia e roccia e acqua e cielo, ancore sulle navi e vele al vento. Siamo un viaggio verso una meta che cambia ogni volta che sogniamo, cadiamo, saltiamo o piangiamo. Siamo stelle difettose, che tuttavia brillano o risplendono. Lotteremo sempre, desidereremo sempre, avremo sempre più domande che risposte, ma ci saranno sempre momenti come questo, pieni di magia e appagamento, quando le anime accarezzano il divino e semplicemente restano senza fiato.>>

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